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Le iniziative dedicate alla salute per la Giornata dei Diritti dei Bambini

La Giornata mondiale dei Diritti dei Bambini è occasione anche per parlare del diritto dei più piccoli a ricevere cure adeguate, a non soffrire dolore fisico in ospedale, ad assumere farmaci adatti all’infanzia

Il 20 novembre 2014 la Giornata mondiale per i Diritti dell’Infanzia istituita dall’UNICEF compie ben 25 anni e diventa occasione per promuovere tante iniziative a favore di bambini. Tra i diritti più importanti dell’infanzia c’è senza dubbio quello alla salute, all’accesso dei più piccoli alle cure migliori fatte “su misura” per loro.

A tal proposito, diversi progetti e campagne sono state lanciate in questo periodo, per sensibilizzare personale medico, pediatri, genitori e adulti in generale a considerare i bimbi non come degli adulti in miniatura ma come delle persone con esigenze e bisogni speciali.

L’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, ad esempio, lancia la campagna di comunicazione sociale “Ospedale senza dolore“, che ha lo scopo di raccogliere fondi per l’acquisto di un nuovo apparecchio TAC multistrato per la diagnostica pediatrica non invasiva. Questo macchinario avanguardistico, infatti consente di valutare in modo molto accurato le condizioni di salute di un bambino, e di scoprire eventuali patologie occulte, senza bisogno di anestesia (come capitava con la TAC tradizionale), senza provocare fastidi o disagi di alcun tipo al bambino, anche molto piccolo.

Il progetto “Ospedale senza dolore”, però, ha più in generale l’obiettivo di ridurre al minimo la sofferenza dei bambini ricoverati, sia intendendosi il dolore post operatorio che quello legato alle cure. Infatti lo slogan della campagna è: “Quando un bambino si ammala, anche i genitori hanno bisogno di cure“, e a spiegarci che cosa significhi è Giuseppe Profiti, Direttore del Bambin Gesù:

L’aspetto che caratterizza l’approccio del Bambino Gesù non è solo la capacità di curare la malattia del bambino, ma di farsi carico del suo malessere, che diventa il malessere anche dei genitori e di chi gli sta vicino. Quando un bambino si ammala, nella famiglia si scatena un terremoto emotivo difficile da gestire. L’Ospedale ha il compito di alleviare per quanto possibile ansie e preoccupazioni, offrendo il meglio delle cure sul piano clinico e scientifico, ma anche ascolto, comprensione, aiuto e sostegno. Il progetto “Ospedale senza dolore” va esattamente in questa direzione

Per partecipare alla donazione e avare tutte le informazioni sul progetto basta andare sul sito web www.ospedalebambinogesu.it Altra importante campagna di sensibilizzazione, che da un po’ di tempo vediamo che in tv sotto forma di brevi spot informativi, è quella dell’AIFA relativa ai farmaci e al loro uso consapevole.

Molto spesso, infatti, si tende a considerare i bambini come dei piccoli adulti, da curare proprio come i grandi, con le stesse medicine, magari in dosi ridotte. Ma la maggior parte dei medicinali che troviamo in farmacia non sono testati per i più piccoli, e possono causare in loro reazioni avverse importanti. Ecco perché la campagna si rivolge soprattutto ai genitori e anche ai pediatri, affinché, per curare i loro bimbi ammalati, adoperino i farmaci confezionati ad hoc per loro nelle dosi giuste.

Infine, lo scorso 17 novembre si è celebrata la Giornata mondiale dei Bambini prematuri, ovvero quei neonati che vengono al mondo prima della 37ma settimana di gestazione e che pertanto hanno bisogno di cure particolari perché non hanno completato il loro sviluppo intrauterino.

La ministra della Salute Lorenzin ha voluto parlare dell’evento e delle iniziative ministeriali correlate, dichiarando che nei reparti di neonatologia dei nosocomi italiani saranno presto messi a punto nuovi e più efficienti protocolli sanitari volti ad offrire a questi bimbi e alle loro mamme tutta l’assistenza migliore, partendo dalla gravidanza.

Infatti si punterà innanzi tutto sulla prevenzione dei parti prematuri, aiutando le future mamme a prendersi cura del loro nascituro evitando i comportamenti a rischio. Particolare attenzione, poi, sarà data al momento cruciale del parto, specie se d’urgenza.

Io insisto in modo molto forte sulla chiusura dei punti nascita non appropriati, la realizzazione di una rete di neonatologia-rianimazione e anche di trasporto veloce per i bambini prematuri laddove sia necessario, una rete che sia efficiente in tutto il Paese

Ha spiegato la Lorenzin. I prematuri e le loro mamme, poi, una volta rientrati a casa, dovranno continuare a ricevere sostegno a assistenza per il tempo necessario. I diritti dei nostri bambini ad una vita dignitosa e felice, iniziano ancor prima che vengano al mondo, perché quello alla salute è il diritto più importante di tutti.

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Foto| via Pinterest
Via| ospedalesenzadolore.org

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