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Disgrafia e disortografia, le differenze tra i due disturbi dell’apprendimento

Disgrafia e disortografia sono due Disturbi specifici dell’Apprendimento. Vediamo come si manifestano e le differenze

Se il nostro bambino che sta iniziando a scrivere e ad apprendere le prime nozioni di grammatica mostra grandi difficoltà e ritardi nell’acquisizione di queste abilità nonostante l’impegno profuso e nonostante le capacità intellettive del tutto nella norma, se non superiori, forse potrebbe soffrire di disgrafia o disortografia, due Disturbi specifici dell’Apprendimento (DSA).

Se anche così fosse, le mamme e i papà non devono preoccuparsi, il loro piccolo scolaro potrà imparare a scrivere correttamente come tutti, avrà solo bisogno di strumenti didattici adeguati alle sue esigenze un po’ speciali e di esercitarsi un pochino di più.

Ma vediamo quali sono le differenze tra questi due disturbi per riuscire a riconoscerli e quindi parlarne con gli insegnanti e, eventualmente, gli specialisti.
Disgrafia:

  • Parole disomogenee (lettere più grandi e più piccole nella stessa parola)
  • Parole non allineate con le righe, talvolta “fluttuanti”
  • Parole illeggibili
  • Tendenza a premere troppo sul foglio o, al contrario, a tracciare le lettere troppo leggere, quasi invisibili
  • Estrema lentezza e fatica nello scrivere
  • Parole troppo distanti tra loro alternate ad altre attaccate
  • Parole scritte in senso opposto a quello normale della lingua italiana
  • Confusione tra i fonemi

Disortografia:

  • Parole a cui mancano sillabe o lettere
  • Parole scritte in modo inesatto
  • Sillabe invertite o aggiunte
  • Confusione di gruppi di fonemi

Disgrafia e disortografia possono manifestarsi insieme oppure da sole, e in entrambi i casi all’origine di questi disturbi della scrittura non c’è un deficit neurologico ma un problema di controllo e una mancata acquisizione e interiorizzazione del processo di formazione delle parole e di associazione tra grafemi e fonemi.

In questi bambini è più lungo il processo automatico che porta a trasporre in scrittura suoni e significati, ma si tratta di un ritardo che si può colmare senza problemi una volta individuato. E’ necessario che il bambino possa esercitarsi quanto prima (anche perché se non si interviene subito il piccolo può pensare di essere uno “stupido” rispetto ai suoi coetanei, con grave danno alla sua autostima), usando schede e strumenti pensati apposta per aiutarlo a risolvere il suo problema. Pertanto, se vi accorgete che il vostro bambino manifesta le difficoltà di cui sopra, non abbiate timore a parlarne subito con gli insegnanti.

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Foto| via Pinterest

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