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Cronaca

Mancanza di desiderio dopo il parto: le cause e le terapie da seguire

Il periodo successivo al parto è molto delicato per una donna, che si concentra totalmente sul suo bebè. Può insorgere, per ragioni ormonali e psicologiche, un calo della libido. Vediamo come affrontarlo

Dopo il parto capita a tante neomamme di non avere più tanta voglia di fare l’amore con il partner e di riprendere la vita sessuale di coppia. Ci sono svariate ragioni che spiegano questo calo del desiderio, che in parte è del tutto fisiologico.

Ad esempio, consideriamo che le mamme che allattano hanno alti livelli ematici di un ormone, la prolattina, che serve naturalmente per indurre le ghiandole mammarie a secernere il prezioso nutrimento per il bebè, ma che influisce, inibendola, anche sulla libido.

Talvolta la donna subito dopo il parto ha qualche piccolo scompenso ormonale, ad esempio il testosterone ancora basso (considerando i normai livelli per le donne), che è anche l’ormone che “accende” il desiderio, oppure è la sua tiroide che va un po’ in tilt, infiammandosi e provocando sintomi come dimagrimento, palpitazioni e calo della libido.

Ci sono anche ragioni di ordine pratico e psicologico che possono contribuire ad allontanare la neomamma dal sesso. Ad esempio il timore di non essere più attraente, il vedersi fuori forma e stanca per i nuovi ritmi imposti dal bebè, difficoltà a riprendere confidenza con il proprio corpo dopo il parto, paura di provare dolore.

I tempi di recupero di vagina e utero dopo un parto normale, e ancor di più dopo uno “tribolato”, sono diversi da donna a donna, e non è raro che a oltre un mese dalla nascita del bambino si percepiscano ancora fastidi. I primi rapporti sessuali, che si possono riprendere, “tecnicamente”, tra i 20 e i 40 giorni dopo il parto, inoltre, potrebbero non essere subito molto soddisfacenti per la donna.

Potrebbero manifestarsi piccoli problemi come secchezza vaginale, senso di bruciore e minore sensibilità. Ad ogni modo, sono condizioni del tutto reversibili, bisogna solo avere un po’ di pazienza.

Se, però, il calo del desiderio si protrae, e la mamma sente di volersi dedicare solo al bambino e non più al partner, è il momento di affrontare il problema. E’ bene parlarne con il proprio ginecologo e vedere se la causa di questo calo della libido sia solo fisiologico, o se abbia altra origine, più profonda. Le terapie saranno pertanto diverse a seconda di ciò che sta all’origine del problema.

Ci vuole comunque tanto amore per se stesse, e bisogna cercare di coinvolgere il partner spiegando i propri imbarazzi, le paure e i disagi, perché altrimenti si rischia un allontanamento che può mandare il rapporto in frantumi. Per riprendere il controllo della muscolatura della zona vaginale (pavimento pelvico) e recuperare velocemente la forma pre gravidanza sono molto utili gli esercizi Kegel, che aiutano a far tornare il desiderio.

Un buon lubrificante vaginale può aiutare per i primi rapporti se esiste il problema della secchezza, inoltre è importante monitorare i livelli ormonali per scoprire se c’è qualche squilibrio endocrino. Occhio anche alla depressione post partum, che può influire negativamente anche sulla sessualità e che va affrontata fin da subito.

Talvolta, infine, bisogna solo avere pazienza e saper aspettare, per tante donne il desiderio rinasce spontaneamente dopo diversi mesi dalla nascita del bambino. Nel frattempo, però, non smettete mai di toccarvi e di coccolarvi tanto, perché il contatto fisico, anche senza arrivare ai rapporti sessuali completi, è importantissimo per mantenere viva e salda la relazione di coppia.

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