Papà
I genitori e i nonni del nuovo millennio non hanno pazienza

I genitori di oggi non hanno pazienza, sarà vero? E’ una frase che sento ripetere spesso. Devo ammettere che oggi siamo talmente abituati alle pubblicità che ci presentano bambini carini e sorridenti, che quando vediamo il nostro al peggio delle sue possibilità faremmo volentieri a cambio. Noto anche, tra le mie conoscenze, che sempre meno mamme e papà trascorrono del tempo con i propri bambini.
Mi viene spesso detto che è per il loro bene, che devono imparare a giocare da soli. Vero, verissimo. Però quando parliamo di bambini sotto i 4 anni di età non mi sembra così difficile da capire che i cuccioli vogliano stare più tempo con mamma e papà. Assenza di cui risentono moltissimo, anche perché spesso, specie durante la settimana, hanno il tempo prolungato negli asili e la baby sitter che li aspetta a casa.
I nonni, d’altronde, sembrano cambiati anche loro: sono più vitali, hanno impegni e viaggi da fare e amici con cui andare a prendersi il caffè e soprattutto si ricordano che noi, da bambini, non combinavamo tutti ‘sti macelli, che era più facile tenerci buoni. Anche questo è in parte vero: oggi i nostri piccoli tra cellulari, tv, computer, fotografie a ripetizione, giocattoli iper tecnologici sono stimolati a mille e sempre sull’attenti.
La realtà è sicuramente molto più articolata di quella parte che ne intravedo nelle mie giornate. Tuttavia, mi sorge una domanda. Non è che tutto questo si spiega con l’età in cui oggi si fanno figli? I neo genitori hanno spesso 30, 35, 40 anni e i nonni sono anche loro ovviamente più anziani. Tutti abbiamo avuto il tempo di abituarci ai nostri ritmi, senza dover condividere spazio e tempo con un pargolo.
Avevamo insomma delle aspettative poco realistiche, come suggerisce anche il libro Ero una brava mamma prima di avere figli. Allora, quale che sia l’origine della nostra impazienza, forse la genitorialità è l’occasione per riappropriarsi di una diversa qualità della vita. All’inizio sicuramente sembrerà un’esperienza tutta in perdita, ma se teniamo duro, scopriremo che passare un’ora sul pavimento a fare le costruzioni ci ha aiutato più di un corso di yoga.
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