Crescita
Come rovinare un figlio in 10 mosse, seconda parte

Abbiamo già visto le prime 4 mosse per rovinare il proprio figlio. In sintesi, i comportamenti scorretti dei genitori, indicati da don Mazzi, sono: assecondare tutte le richieste del bambino, trovare divertenti le parolacce, non dargli un’educazione religiosa, lodare il figlio in pubblico.
Vediamo i comportamenti dal 5 all’8:
5. Evitare l’uso del termine “male”: potrebbe sviluppare nel bambino un “complesso di colpa”. Così, da grande, quando sarà giustamente punito per le sue colpe, crederà che la società è contro di lui e che lo perseguita.
6. Raccogliere tutto ciò che lascia in disordine: scarpe, libri, vestiti. Fare per lui ogni cosa, in modo da abituarlo a scaricare sugli altri tutti i propri pesi.
7. Lasciargli leggere, vedere, pensare tutto ciò che desidera. Dargli tazze dorate, senza preoccuparsi di che cosa ci sia dentro da bere.
8. Litigare spesso in sua presenza. Così farà anch’egli nella sua futura famiglia.
Almeno per quanto mi riguarda, con me sfonda una porta aperta su molti di questi punti, anche se il 5 mi lascia un po’ perplessa. Certo, al bambino va insegnato a rendersi responsabile delle proprie cattive azioni. Però, punire un comportamento sbagliato, inculcargli i concetti di giusto e sbagliato non è proprio la stessa cosa che passargli l’idea del “male”.
A parte il fatto che con i bambini i concetti astratti non funzionano, cosa che però don Mazzi sa benissimo, credo che forse il termine male andrebbe sostituito con azione sbagliata, cattiva. Forse è solo una questione di termini. Per il resto, il senso di colpa da inculcare nei bambini è un’altra nota dolente.
Senza perdersi in psicologismi, possiamo dire che in genere il senso di colpa non porta da nessuna parte. Mentre il concetto di responsabilità delle proprie azioni è decisamente più costruttivo. Tutti questi buoni propositi ci sembreranno naturalmente naufragare alle soglie dell’adolescenza (in cui tutti attraversano la fase “la società non mi capisce”), ma poi passerà.
Gli altri punti li scorro in fretta e li lascio ai vostri commenti: insegnare al bambino a mettere in ordine è fondamentale. Per un bel pezzo, ovviamente, dovremo mettere in ordine insieme a lui, ricordandoci di fargliela vivere come un’azione positiva e non punitiva, se vogliamo che la ripeta poi da solo.
Controllare cosa legge e cosa guarda in tv. Sono d’accordo e pian piano insegnargli uno spirito critico che in futuro aiuti il bambino a selezionare da solo i contenuti. Ci sono troppi minori davanti a tv, riviste e pc senza controllo, con la scusa che tanto non capiscono (in realtà è perché non vogliamo perder tempo con loro).
Infine, sulle liti. Litigare davanti ai bambini, se parliamo di liti serie, in cui si percepisce l’aggressività delle parti e la serietà del problema, è assolutamente deleterio. Viceversa, assistere ad un bisticcio e alla successiva riappacificazione fa bene: il bimbo capisce che la rabbia o il disappunto possono essere espressi, ma nel rispetto dell’altro e con la certezza che dopo si può fare pace, non c’è distruzione del legame affettivo.
Foto | Exodus