Educazione
Educazione: come e quando stabilire dei limiti

Nei primi mesi di vita, i nostri cuccioli sono così adorabili che è difficile biasimarli anche se piangono e urlano spesso o ci svegliano nel cuore della notte senza un motivo preciso. Sono così dolci che non gli si può resistere! Man mano che crescono, però, diventano sempre più difficili da gestire anche perché iniziano a voler imporre la propria personalità.
All’inizio, specie se si tratta del primo figlio, iniziamo a porre una serie di divieti e spesso siamo costrette anche ad alzare la voce per riuscire ad imporci sulla loro testardaggine e anche sulla oggettiva difficoltà di comprendere le nostre ragioni. Ma se non vogliamo trasformare le nostre giornate in un inferno di urla e grida, sarà meglio mettere a punto una strategia che ci guidi nell’educarli a rispettare dei limiti e delle regole senza per questo limitare la loro voglia di esplorazione. Ecco qualche consiglio:
- Previeni ed evita le tentazioni: non appena il bimbo inizia a gattonare, sappiamo tutti che è il caso di mettere al riparo le prese di corrente e chiudere le ante dei mobili. Utilizziamo lo stesso criterio per tutto ciò che in casa può rappresentare un pericolo tenendo presente che non dobbiamo per forza svuotare tutta casa. Il fatto è che se riusciamo a liberare almeno una o due stanze non saremo costrette a ripetere sempre NO per evitare guai. Le altezze e i pericoli vanno poi rivalutati mese per mese perché quando poi crescono potranno arrivare dove qualche giorno prima non riuscivano.
- Devia l’attenzione: la tecnica migliore è senz’altro quella della distrazione. Se sapete che a vostro figlio piace picchiare sul televisore, ogni volta che lo vedete andare in quella direzione provate ad interessarlo a qualcos’altro. Magari basta fargli una domanda tipo: dov’è il tuo orsetto? E i pirati? L’attenzione devierà su altro e quasi certamente si dimenticherà del televisore.
- Cura il suo sonno: è molto più difficile gestire un bambino che dorme poco e male. I piccoli dovrebbero dormire tra le 11 e le 12 ore a notte più 1/3 ore di riposino pomeridiano. Se dorme di meno sarà più nervoso e più incline ai capricci.
- Guarda da un’altra parte: a volte i bambini fanno di tutto per attirare la nostra attenzione incluso urlare e piangere disperati senza un reale motivo. Per esempio, se tuo figlio inizia a frignare quando ti vede parlare al telefono e tu capisci che non c’è nessun altro motivo per cui sta piangendo, la cosa migliore da fare è ignorarlo. Non bisogna dirgli nulla e neppure guardarlo mentre si lamenta perché anche uno sguardo, specie se di rimprovero, rappresenta una forma di attenzione.