Libri e Riviste
Una mamma da Url, il romanzo di Patrizia Violi sulle mamme blogger

Una mamma da Url è il secondo romanzo per la giornalista e mamma blogger Patrizia Violi. Racconta la vita di Silvia, di professione traduttrice, moglie, mamma, padrona di un bellissimo e folle Golden Retriever di nome Bart e infine blogger, per fuggire da tutto il resto. Vive nel milanese, in un quartiere fatto di famiglie precisine e spesso ipocrite che poco si accordano con la sua normale e travolgente famiglia.
Le donne che conosce o frequenta nella sua vita quotidiana, quella ‘reale’, sono infatti meno simpatiche e affidabili di quelle che incontra virtualmente ogni volta che si connette con il suo blog. Silvia infatti vive di incontri clandestini con la rete e sembra quasi essere sulla soglia della dipendenza tipica dei blogger. La sua passione si rivelerà però vincente perché sarà proprio tramite i consigli delle altre blogger che riuscirà a venire a capo della crisi coniugale e dei problemi con i figli.
Silvia non è una giovane donna come la protagonista del divertente romanzo autobiografico Quello che le mamme non dicono. Silvia ha superato lo sconquasso causato dalla maternità e già da qualche anno è riuscita a ritrovare un proprio equilibrio personale e familiare.
Parla dunque non al passato, ma al presente di noi mamme che abbiamo bambini un po’ più grandicelli o che siamo ormai sui quaranta e oltre e che dobbiamo cercare di ritrovare la nostra dimensione lavorativa, con un occhio anche al matrimonio, che sembra (sembra) a volte cedere sotto il peso delle tante responsabilità della coppia.
Sebbene, all’inizio del libro, l’autrice ci tenga a chiarire che il romanzo è un’opera di fantasia, l’esperienza di blogger della protagonista è quella di Patrizia Violi, diventata una delle mamme che più contano nella rete, grazie al suo blog Extramamma, citato anche da Panzallaria nell’intervista rilasciata a Bebeblog.
In effetti, come mamma internauta devo confermare che è proprio così: il confronto tra mamme, in rete, spesso si trasforma in amicizia, alleanza, collaborazione per progetti di varia natura. Dal consiglio utile sull’antibiotico e la convalescenza dei piccoli, alle dritte sui curriculum e sulle aziende che assumono, noi mamme siamo una vera forza. Certo, ogni tanto trovi personaggi originali come la cattivissima Candy del romanzo o le “mamme talebane” di cui avevamo già parlato, ma tirando le somme, l’esperienza è sempre positiva.
Se state decidendo quali libri mettere in valigia per le vacanze, vi consiglio dunque di aggiungere anche Una mamma da Url di Patrizia Violi, specialmente se siete lanciate anche voi nel mondo delle mamme blogger: è un libro scorrevole, da condividere magari con un’amica per scoprire se anche nella vostra vita di mamme ci sono gli strani soggetti narrati dalla Violi.
Io mi sono affezionata ad un personaggio minore ovvero Laura, la simpatica e niente affatto spocchiosa mamma-Barbie. Sarebbe carino ritrovarla in un prossimo romanzo perché smonta le solite equazioni del tipo bella e scema e si rivela una persona su cui contare. Chissà cosa accadrebbe se incontrasse l’ex professore di francese di Silvia.
Se volete saperne di più sull’autrice e sul libro, andate sulla sua pagina su Facebook. E ora la citazione:
Mi sveglio alla mattina e accendo il computer prima di farmi il caffè, controllo gli accessi al blog, leggo i commenti. Posso anche risalire all’Ip address, cioè all’indirizzo internet di chi si collega, utilizzando il programmino che registra il traffico sul blog. Se continuo così potrei anche avere un futuro come hacker. A volte penso di vivere in un universo parallelo, ma in fondo ci sono assuefazioni ben più gravi. […]
Sono davanti al computer, ma ho promesso solennemente a me stessa di non girovagare in rete: non aprirò il mio blog e non andrò a leggere quelli delle mie amiche. Altrimenti perdo troppo tempo. Neanche una sbirciatina, devo fare la brava e mi concederò una surfatina solo se finisco presto di lavorare. […]
Ho bisogno del mio blog. Devo sfogarmi. Cercare conforto. Come dice, giustamente, Italianmom: “Meglio un post oggi che un prozac domani”.