Gravidanza
Casa del parto di Ostia: oggi le proteste per la sua inattività

Leggo sulle news di Uppa che stamattina alle 9.30 cominceranno le proteste davanti alla sede della Casa del parto naturale Acqualuce di Ostia. La struttura, immersa in un parco, gestita dalle ostetriche, completa di tutte le attrezzature necessarie, non funziona. Sono passati solo tredici mesi dalla sua apertura, ma ha dovuto chiudere per mancanza di personale. Per realizzare la Casa del parto, precisiamolo, sono stati spesi i soli di noi contribuenti.
Ne sentiamo così tante di notizie come questa, ospedali abbandonati, scuole mai finite, che non ci impressionano ormai più di tanto. Invece dovremmo indignarci soprattutto in casi come questo. Dopo tutto il parlare che si fa dei troppi cesarei, della necessità, per le donne, di ritrovare una maternità più consapevole e più naturale, del sostegno alle donne, non possiamo non intristirci constatando che alla fine sono temi e problemi considerati di minore importanza.
La chiusura di una casa del parto, per mancanza di personale e i fondi che mancano per garantire l’epidurale sono sicuramente problemi meno gravi rispetto a quelli di un reparto oncologico mal funzionante. Tuttavia, qui non si tratta di un’emergenza improvvisa, ma di una costante disattenzione verso la maternità e i diritti delle donne. Voi che ne pensate?
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