Crescita
Le domande dei bambini nell’era di Google

L’era dei “perchè” è una tappa obbligata, impossibile evitarla, e, salvo eccezioni di stanchezza acuta, è un momento anche molto divertente, spesso le piccole pesti riescono a mandarci in crisi, semplicemente perchè certe domande non ce le siamo mai poste, oppure per sfinimento ci inventiamo risposte più o meno veritiere.
Ma quanti genitori oggi ricorrono a Google per riuscire a dare risposte esatte e evitare sensi di colpa malefici? La simpatica blogger di Lilsugar cerca di immaginarsi come potesse districarsi suo padre quando gli poneva le domande più assurde e le sta venendo il dubbio che in molti casi c’era molta fantasia messa da parte per l’occasione.
Alla domanda “Perché il cielo è blu?” possiamo rispondere in modo scientifico, i chimici mancati possono chiedere aiuto a internet, oppure sbizzarrirci con fate e streghe soluzioni che raramente soddisfano la curiosità dei piccoli. In sintesi i nostri genitori o erano dei geni o avevano semplicemente molta fantasia, data la mancanza della rete a disposizione, oppure, la terza opzione la aggiungo io, avevano più pazienza e più enciclopedie.