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Come educare il bambino secondo Leo Buscaglia. Prima parte: come parliamo ai nostri figli.

Leo Buscaglia è noto in Italia per i suoi manuali sull’amore. Il più conosciuto è Vivere, amare, capirsi e io l’ho letto la prima volta quando avevo diciassette anni. Mi cambiò la vita perché sprigionava positività. Certo, se qualcuno allora mi avesse chiesto per chi era stato scritto, avrei detto, ma per dei ragazzi come me, naturalmente.
L’ho riletto giorni fa e ho scoperto che invece si trattava di una serie di conferenze tenute per educatori e genitori. Sono molti i commenti e i consigli sull’educazione dei bambini e sono talmente importanti che ne farò una serie di post che spero vi saranno utili.
Intanto vi propongo una sua affermazione e vi rimando a domani per la seconda parte:
Wendell Johnson ha osservato che possiamo trasformare i bambini in balbuzienti. Per esempio, quando un bambino corre in casa, eccitatissimo, e dice: “Oh, m-m-mamma, fuori c’è il g-gelataio”. La madre lo interrompe e gli dice: “Ora smetti e ripeti lentamente…stai balbettando”. Se il bambino se lo sente ripetere per un certo numero di volte, finisce col credere di balbettare veramente e ben presto interiorizza la balbuzie e dice: “Sono balbuziente”. Abbiamo creato un balbuziente.
Possiamo fare la stessa cosa ripetendo continuamente a qualcuno: “Sei bello, sei bello, sei bello”. Se ve lo dice un certo numero di persone, comincerete a comportarvi come se foste belli. Assumerete un comportamento più eretto, sarete fieri di voi. Ma “Sei brutto, sei brutto, sei brutto” vi indurrà a piegarvi, a farvi più piccoli, fino a quando diventerete brutti davvero. “Sei sciocco! Sei stupido!” vi faranno diventare sciocchi e stupidi.
Come parliamo ai nostri figli? Diciamo loro spesso che sono meravigliosi e belli e che ciò che fanno ci stupisce e ci rende fieri? Quando è stata l’ultima volta che abbiamo detto loro: ti voglio bene, per me sei importante? Anche se i nostri genitori non l’hanno mai fatto con noi, forse possiamo spezzare questa tradizioni e cominciare a rendere felici i nostri bambini.
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