Cinema e Video
Sex and the City 2: il film delle mamme disperate

Ho visto di recente Sex and the City 2. Che dire: l’ho trovato noioso nella sceneggiatura e nel ritmo, terribile per la scelta dei vestiti, triste nelle battute. Mi sono goduta i pochi secondi in cui sono apparsi Liza Minnelli, la squadra di Rugby australiana e John Corbett, ma per il resto mi ha delusa. Che ne parlo a fare allora? Perché l’unica battuta secondo me veramente divertente è quella pronunciata da Charlotte a proposito della maternità.
Invitata da Miranda a dire quello che davvero prova a proposito delle sue bambine, al di là della sua aria da mamma e moglie felice e realizzata, Charlotte sbotta, dice che fare la mamma è faticosissimo e che non ce la fa più e che non riesce neanche ad immaginare come facciano le donne che non hanno un aiuto a tempo pieno e che si sente in colpa per i sentimenti che prova: Quando ho sentito Samantha dire che Harry (il marito) mi avrebbe fatto le corna con Erin (la baby sitter), il primo pensiero è stato “Non posso perdere la tata!”.
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