Cronaca
Le mamme seminano, i padri raccolgono: storia di un inserimento alla scuola materna

Lo scorso anno mia figlia è capitata in una classe piena di bambini molto vivaci, qualcuno anche con problemi comportamentali, ma soprattutto era alle prese con una maestra, diremo così, poco affabile. Dopo averla vista piangere, con il visino spaventato e gli incubi notturni ho preso una decisione che non tutti hanno approvato: le ho cambiato sezione. Così quest’anno, dopo averle spiegato con delicatezza le mie ragioni, la piccola è tornata nel suo asilo, ma in un’altra classe.
Come prevedevo, il primo giorno è stato davvero difficile: sono andata via mentre piangeva disperata e la maestra cercava di distrarla. Il secondo, sono scappata via prima che la tristezza si mutasse in disperazione. Il terzo aveva le lacrime agli occhi. Il quarto, visto che il papà era a casa gli ho detto: ti prego portala tu. Ovviamente, mia figlia è entrata in classe senza dire una parola e quasi si dimenticava di salutarlo.
Così, tanto per cambiare ho fatto la parte della cattiva con mia figlia e le maestre, sicuramente, ora staranno pensando a quella mamma apprensiva che ci ha creato problemi. Bastava suggerirle di far accompagnare la bambina ogni giorno dal suo papà. Peccato che non possa dimettermi o chiedere una settimana di ferie.
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