Gravidanza
Culle piene: Bolzano in testa grazie al Welfare

Pare che Bolzano sia in contro tendenza rispetto al resto dell’Italia: qui le nascite non si fermano, anzi c’è un aumento della natalità. Il Dipartimento per la Famiglia della Provincia di Bolzano offre consistenti aiuti alla famiglia: asili nido (che usano pannolini in stoffa e cibi biologici), tagesmutter, mutui agevolati. Le aziende si organizzano per permettere ai genitori di conciliare lavoro e maternità/paternità con il telelavoro, offrendosi di pagare in parte la tagesmutter se manca il nido aziendale.
A Bolzano c’è un altro record: quello dei parti naturali. Le stanza dell’ospedale sono arredate come se fossero stanze di casa, le luci sono soffuse. La futura mamma, in pratica, viene messa a suo agio e al centro dell’attenzione e può persino scegliere la posizione migliore per partorire.
Sembra che stiamo parlando di un altro mondo, invece siamo in Italia. Sicuramente l’essere una provincia autonoma ha i suoi vantaggi, ma, non vorrei essere ripetitiva, il problema non sono soltanto i fondi stanziati per la famiglia, ma anche una mentalità diversa di base.
Provate ad immaginare come sarebbe poter annunciare serenamente al datore di lavoro che aspettate un bambino e organizzarvi con lui su come riorganizzare i vostri orari dopo il parto. Provate ad immaginare medici e ostetriche sorridenti che vi ascoltano, che vi vengono incontro se avete paura, che vi fanno scegliere la posizione per partorire.
Non voglio semplificare un problema annoso. Credo solo che laddove i fondi non siano sufficienti, aiuterebbero almeno un’attenzione ed una voglia di collaborare con le famiglie che stimolerebbe sicuramente la voglia di avere un secondo od un terzo figlio. Voi lettrici di Bebeblog che ne pensate? Che esperienze avete avuto in merito?
Via | Repubblica
Foto | Flickr