Alimentazione per bambini
Il momento della colazione: come lo vivono i vostri figli?

Da quando avete dei bambini siete mai tornati con la mente alle colazioni della vostra infanzia? Come si svolgevano, in quanto tempo e cosa mangiavate? Magari vi sembra una domanda strana, ma mi è capitato di leggere un blog che affronta l’argomento e che mi ha dato da pensare. Cito testualmente:
Ripensare alla colazione di quando si era bambini serve a ricordarsi la piacevolezza di certe mattine davanti alla propria tazza preferita, la musica che usciva dalla radio di mamma e l’odore di dopobarba di papà che si sedeva a tavola e inventava storie per noi, trasformando i cereali in abili nuotatori in un mare di latte.
Perché non riproporre la stessa piacevolezza a nostro figlio? Basta solo un po’ di impegno da parte di tutti e una buona abitudine diventa stile di vita.
Piacevolezza non è esattamente il termine adatto a definire le colazioni della mia infanzia. Il che spiega benissimo perché io ci abbia messo circa trent’anni prima di capire quanto sia importante una buona colazione. Ora vi spiego.
Mi svegliavo con le voci del radio giornale nelle orecchie e l’odore di caffè e sigarette nel naso. Mi alzavo dunque già un po’ sconvolta. Dopo di che buttavo giù quella che per me era ed è tutt’ora un’odiosissima tazza di latte.
Senza rendermene conto ho trasmesso questa poca importanza della colazione anche a mia figlia. E’ anche vero che per lei è tutto diverso: si sveglia in una casa silenziosa e tranquilla, si prende i baci del papà (quelli della mamma non li vuole) e si beve un tazzone del suo amato latte al cioccolato, ma lo fa davanti ad Handy Manny, mentre io mi lavo e mi vesto.
Forse nel mio caso dovrei pensare a che tipo di colazione mi sarebbe piaciuto trovare quando ero bambina e cercare di riproporla: una tavola pronta, i genitori tranquilli, seduti a mangiare. Solo che queste belle idee si infrangono contro i nostri orari lavorativi. A voi va meglio?
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