Crescita
Il gioco guidato stimolerebbe l’intelligenza dei bambini

Leggo sul Corriere della Sera che, stando ad una recente ricerca, i bambini che vengono guidati nel gioco e nelle attività fisiche, tendono a sviluppare capacità intellettive e motorie superiori a quelle dei loro coetanei lasciati liberi di giocare da soli:
i piccoli che vengono coinvolti dalle educatrici in attività di lettura e di sviluppo delle abilità motorie tendono a fare più progressi nel linguaggio e nelle abilità matematiche rispetto ai piccoli lasciati giocare in modo autonomo.
La ricerca altresì precisa che:
Questi effetti positivi, fanno notare gli autori, sarebbero particolarmente evidenti nei bambini di famiglie di basso livello socio-economico.
Ora, come ho ribadito molte volte, sono sempre un po’ critica verso questo tipo di ricerche. Mi chiedo infatti se spingere l’acceleratore sulla crescita psico fisica dei nostri bambini sia sempre un bene. Capisco che oggi viviamo in un mondo competitivo e che vuole che i bambini possiedano una serie di competenze molto prima dei sei anni.
Tuttavia, non posso fare a meno di chiedermi: questo sorpasso che avviene al nido dura poi per sempre? Ho conosciuto personalmente bambini con una preparazione sopra la media che si sono arenati all’Università e bambini che oggi chiameremmo “normali” che sono andati dritti come un fuso e hanno concluso velocemente e con profitto gli studi.
Ben vengano gli studi sull’apprendimento e le considerazioni sugli stimoli utili ai bambini. L’importante è che questo genere di ricerche non spinga poi certi genitori a controllare il Q.I. dei bambini, a caricarli i piccoli di ansia da prestazione. A me capita già di frequente di incontrare mamme preoccupate perché il loro piccolo, alla materna, non sa ancora scrivere. Voi che ne pensate’
Via | Mamma News
Foto | Filckr