Sicurezza bambini
La bambina cacciatrice di pericoli

I blog scritti dai papà, chi mi legge abitualmente se lo sarà sentito ripetere mille volte, mi appassionano. In particolare quelli dei papà diversi come Queenfather o Papà in congedo parentale. Oggi parliamo proprio del papà che vive nei freddi paesi del nord, in cui un uomo può occuparsi dei propri piccoli senza perdere un centimetro della sua virilità.
Per una donna, anche aperta all’emancipazione dai ruoli come me, è strano leggere in tanti singoli post l’amore di un papà per i suoi figli, l’attenzione che pone ai loro momenti di crescita, l’ironia con cui affronta certe situazioni. Ironia che, noi donne italiane lo sappiamo bene, ci salva da molti momenti di stanchezza estrema e di disperazione.
Torniamo a noi: mi sono molto divertita a leggere il post intitolato Il pericolo è il mio mestiere. Alzi la mano chi non ricorda con terrore il periodo dell’esplorazione: i piccoli violano il buon senso, aggirano i nostri tentativi di mettere in sicurezza la casa, ci mostrano come persino un piccolo e tenero bambolotto può trasformarsi in un pericoloso corpo contundente. Se tutti adottassimo l’ironica strategia ventilata dal papà sul blog, generazioni di neo genitori sarebbero ben preparati all’evento. Siete curiosi?
Anette ed io abbiamo persino pensato di usare Sofia come consulente nelle case dei nostri amici che aspettano il primo figlio. La lasciamo gironzolare per la casa ed indichiamo tutte le precauzioni da prendere (contenuto dei cassetti più in basso e relativo blocco, prese elettriche, fili scoperti, suppellettili su davanzali,…). Mi sa che prima o poi la faccio stampare la maglietta per Sofia con “Il pericolo è il mio mestiere!”.