Educazione
Ciuccio: alla fatina dei ciucci o a Babbo Natale?

In Italia ho ascoltato una mamma indicare il ciuccio di mio figlio e dire alla propria bambina “hai visto, questo ciuccio è proprio uguale a quello che avevi tu. Chissà se è lo stesso, che abbiamo dato alla fatina dei ciucci perché lo desse a un bambino più piccolo”. La bambina era molto fiera di aver ritrovato il “suo ciuccio” e che la storia della mamma fosse confermata ed il suo gesto, regalare il suo ciuccio, veramente fosse servito ad un neonato!
Lo sguardo di quella bimba mi ha fatto pensare a mia sorella, per farle abbandonare il ciuccio le dissero che se era veramente grande, doveva buttarlo nel camino. Sfidata su un piano tanto impari, mia sorella si convinse, voleva dimostrare che lei era adulta oramai. Lo buttò nel fuoco! A parecchi decenni di distanza ancora ricorda la rabbia ed il pentimento per un gesto che, in quel momento, non era ancora pronta a compiere.
Magari l’arrivo di Babbo Natale può essere, per quei cuccioli che sono già pronti a lasciare il loro ciuccio, un momento adatto. Provate a spiegare a vostro figlio che, se lasciano il ciuccio sotto l’albero, Babbo Natale, la notte del 24, lo prenderà per portarlo, insieme ai regali, ad un bambino piccolo che ne ha più bisogno di lui. Certo è meno traumatico del lancio nel caminetto e ricorda tanto la fata dei ciucci che sicuramente userò quando arriverà il nostro momento!