Papà
Anno nuovo, figlio nuovo. Si allarga la famiglia di SOS Mammo

Ho citato più volte, su Bebeblog, il blog Sos Mammo, che ora ha cambiato nome e indirizzo in Figliopadre. Era da un po’ di tempo che non andavo a curiosare tra i post di questo simpatico papà. Scopro dunque con sorpresa che il mammo è da pochi giorni bis-mammo (Auguri!). In casa c’è un nuovo arrivato, che già sta portando il neo papà ad esplorare nuove frontiere della vita da genitore (ad esempio: è davvero possibile alleviare la gelosia e la paura del primogenito di fronte all’intruso nano?).
Scorrendo i post, trovo poi una riflessione di Cristiano Camera molto interessante a proposito del futuro dei nostri figli: Cancellare l’infanzia nell’attesa di giorni migliori. Spesso ci impegniamo per offrire loro una serie di stimoli e di opportunità che renderanno il loro futuro più facile e più felice? Non è che però così dimentichiamo il loro presente? Ve ne propongo una parte, che mi sembra un spunto davvero opportuno per i buoni propositi familiari del 2011:
Mi sembra che il presente, come al solito, conti poco, talmente siamo proiettati e proiettiamo con noi nel futuro i nostri figli. Mi pare che l’oggi non abbia importanza alcuna per noi: si tratta di un tempo altamente sacrificabile in nome di un domani in cui raccoglieremo i frutti delle nostre rinunce e di quelle dei nostri bambini. Ma può anche l’infanzia prestarsi a questo gioco ed essere quasi cancellata nell’attesa di giorni migliori?
Non sono d’accordo con questo modo di ragionare e mi rattristo ogni qualvolta i genitori sacrificano il presente dei bambini nel nome di un futuro, vicino o lontano che sia, ma che i figli stentano a intravedere perfino con il cannocchiale.
Bisognerebbe tenere maggiormente in considerazione quelli che sono i bisogni e le aspettative dei bambini, e non pensare soltanto a ciò che per noi è soddisfacente o che in futuro, secondo i genitori, li renderà adulti felici. Dobbiamo pensare di più alla loro contentezza di oggi e non smettere mai di chiederci, anzitutto, se i nostri figli sono – oggi e non domani – felici.
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