Cronaca
Questo coso non è mio figlio
I luoghi comuni sulla maternità si sprecano. Quale secondo voi li supera tutti?

E’ inevitabile: voi siete in dolce attesa, in compagnia di amiche che hanno già partorito e le neo mamme cominciano senza rendersene conto, si spera, a terrorizzarvi con i racconti del parto. Poi, certo, vi diranno che ne è valsa la pena, perché non appena hanno avuto tra le braccia il loro piccolo si sono innamorate di lui e il dolore è passato immediatamente in secondo piano. Non è una bugia: a molte, moltissime donne accade proprio questo.
A tante altre no. Alcune non hanno provato assolutamente niente. Altre hanno persino provato sentimenti di rabbia per il neonato a causa di parti particolarmente dolorosi e difficili. Io sono una di quelle che non ha sentito niente. Avevo questa testina davanti a me ed ero proprio curiosa di vederla, ma non sentivo un fiotto d’amore che mi travolgeva improvvisamente.
Io e lei ci siamo avvicinate piano, di minuto in minuto, di ora in ora ed è un processo di scoperta e di avvicinamento che non cessa di stupirmi, neanche dopo quasi sei anni. Perché ve lo racconto? Perché potrebbe capitare anche a voi e dovete sapere che questo non ha a che vedere con l’essere o meno una madre normale o affettuosa. Siamo tutte diverse e le emozioni della maternità germogliano in noi in tempi e con intensità differenti. Non abbiate paura e non sforzatevi di somigliare alle altre: siete uniche, della stessa unicità che riconoscerete nei vostri figli.
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