Salute
L’iperprotettività é reato, mamma condannata in via definitiva dalla Cassazione
Il bambino non ha mai giocato con altri bambini fino ai sei anni, non poteva vedere il padre, camminava male, condannata definitivamente la madre per iperprotettività.

La condanna; la Cassazione ha confermato la condanna, per cui la sentenza di colpevolezza della mamma (e del nonno) è diventata definitiva, certa, immutabile. 1 anno e 4 mesi di carcere (che non saranno scontati perchè c’è stato un condono) per il reato di iperprotezione e l’ipercura, che hanno compromesso la crescita regolare del bambino. I fatti si riferiscono agli anni che vanno dalla nascita del bimbo al 2004, mentre ancora in corso è il processo, sempre la mamma imputata, per fatti avvenuti dal 2004 al 2008.
Il reato; il bambino non era mai incontrato altri bambini fino ai sei anni, quando è andato a scuola, a causa dell’atteggiamento protettivo di madre e nonno, trasformatosi in iperprotettività nel corso del tempo; atteggiamento questo che ha avuto anche ricadute fisiche sul bimbo, che non camminava correttamente. Di per se il bimbo, segnato a scuola con il cognome della madre, non si era accorto della situazione, probabilmente perchè gli era stato impedito ogni contatto con il mondo esterno, padre separato compreso.
Le motivazioni; la sentenza è stata particolarmente dura (non sono state neppure concesse le attenuanti) perchè a detta della corte, la mamma (e il nonno) , seppure motivata da buone intenzioni, non ha tenuto in alcun conto le osservazioni di quanti (padre, insegnanti, assistenti sociali, esperti dello sviluppo) le facevano notare che comportandosi così avrebbe rovinato il bambino. Insomma, iperprotettiva e sorda a qualsiasi confronto, anche se motivato dal bene del bambino.
Persone piccole; una piccola postilla personale. Ho sempre considerato i bambini come persone, persone piccole, ma pur sempre persone. Persone da amare, accudire, accompagnare, ma mai da tiranneggiare, negandogli i propri spazi di libertà, spazi che inevitabilmente devono crescere, come inevitabilmente crescono queste piccole persone.
Via La Stampa.
Foto | Monkey Mash Button.