
I neutrofili sono un tipo di globuli bianchi, il cui scopo è quello di proteggere l’organismo in caso di infezioni causate principalmente da batteri. Questi particolari globuli bianchi vengono “contati” attraverso le normali analisi del sangue che in gravidanza il ginecologo è solito prescrivere alla donna in dolce attesa, durante tutti i nove mesi di gestazione.
I neutrofili contengono al loro interno varie proteine e diverse sostanze chimiche che danneggiano in maniera irreversibile i tessuti e le membrane dei microorganismi patogeni che hanno attaccato l’organismo. Ovviamente valori più alti o più bassi di neutrofili indicano che c’è qualcosa che non va nel nostro corpo.
Normalmente i valori ritenuti non preoccupanti rappresentano il 55%-70% della conta totale dei globuli bianchi. Se i neutrofili sono bassi potrebbero esserci diverse malattie in corso: la paziente potrebbe soffrire di infezioni batteriche come tifo, paratifo, brucellosi, tubercolosi, o di infezioni virali come epatite, influenza, rosolia, morbillo, varicella, mononucleosi infettiva, ma anche di malattie del sangue, malnutrizione o alcolismo.
Neutrofili alti in gravidanza possono, invece, indicare infezioni generalizzate o localizzate provocate da streptococchi e raramente da altri batteri o da virus o funghi. I livelli di neutrofili si alzano anche quando si assumono ormoni steroidei o litio, ma anche alcuni particolari farmaci.
Neutrofili alti in gravidanza si possono riscontrare anche dopo intensi sforzi fisici, ma si tratta di una condizione fisiologica che non deve destare preoccupazione.
Foto | da Flickr di lsuchick142
Via | Italiasalute