
Niente bambini dopo le 21. Succede in un ristorante di Bagnolo Mella, in provincia di Brescia: i titolari della pasticceria-pizzeria Sirani, infatti, hanno deciso che dopo le 21 i bambini non possono entrare o rimanere all’interno del locale. Il divieto è stato imposto ai bambini sotto i nove anni e non è una novità, dal momento che viene praticato da sette anni. I titolari non si preoccupano delle critiche che stanno ricevendo sul web: se qualcuno si lamenta, può scegliere un altro posto, questa la loro risposta.
Secondo i titolari di questo locale, infatti, sarebbero state troppe le lamentale dei frequentatori single o senza bambini al seguito, che lamentavano il disturbo che i piccoli avventori recavano alle loro serate:
Ora senza bambini funziona tutto benissimo.
Una scelta che, ovviamente, fa molto discutere, anche sul web, dove si possono leggere alcuni commenti negativi su Tripadvisor che recitano più o meno tutti
così:Cartelli assurdi il locale è molto carino tutto buonissimo e prezzi buoni , ma se non volevano bambini dovevano aprire una gioielleria non una pasticceria.
Come dare torto a chi si lamenta: vietare un locale ai bambini è una pratica che i genitori (e non solo loro, ma anche chi è dotato un po’ di buon senso), non vede di buon occhio, sia dal punto di vista dei diritti di tutte quelle mamme e papà che vogliono godersi una cena fuori con i loro pargoli sia dal punto di vista economico perché i locali che ragionano in questo modo si tolgono una larghissima fetta di clienti.
I bambini fanno rumore nei ristoranti? A parte il fatto che spetta ai genitori dare un’educazione tale che permetta di convivere serenamente negli spazi pubblici senza urlare o correre da una parte all’altra, ma allora vietiamo i ristoranti anche a chi tiene la suoneria del telefono a tutto volume, chi parla o ride con un tono di voce troppo alto, chi urla per chiamare il cameriere… Loro non danno forse fastidio?
Via | Corriere