
Children listen and sing along with two cellists of the Staatskapelle orchestra at the Musikkindergarten (music kindergarten) in Berlin as part of the music education on November 6, 2012 in Berlin. The special kindergarten was founded in the year 2005 and was inspired by Daniel Barenboim, musical director of the Staatsoper Unter den Linden (State Oprea) in Berlin. The kindergarten co-operates with musicians of the Staatskapelle orchestra and with singers of the State Opera choir, who regularly and honorarily visit the children to present their instruments and skills. AFP PHOTO / JOHANNES EISELE (Photo credit should read JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images)
Nonostante i tanti talent musicali che ormai imperversano su tutti i canali televisivi che vedono bambini, anche molto piccoli, dilettarsi nel bel canto e mostrare le proprie precoci doti canore, in realtà nella scuola pubblica italiana l’educazione musicale è spesso un po’ trascurata.
Quali sono le indicazioni ministeriali relative alla didattica musicale per la scuola primaria? In base alle risorse di ogni istituto, si intraprendono corsi che prevedono anche e il ricorso a professionisti esterni che presentino progetti ad hoc per l’avviamento dei bimbi alla musica, partendo dalle nozioni base.
In genere si insegnano i primi rudimenti sul ritmo e sulle note musicali, ma una parte molto importante per avvicinare i più piccoli alla bellezza della musica è senza dubbio riservato al canto. Corale, soprattutto. Insegnare ai bambini a cantare in modo armonioso, a modulare la voce e il fiato, a “sentire” le note nella loro testa e a non stonare è un esercizio adatto a tutti, perché se è vero che il talento per la musica è in parte innato, è altresì vero che tutti, soprattutto se stimolati fin da piccoli, possono imparare ad apprezzarla e a praticarla, seppur in modo puramente amatoriale.
E’ noto, infatti, che anche persone tendenzialmente “stonate” possono cantare in un coro se ben seguite, figuriamoci quanto l’educazione musicale e quella al canto può diventare formativa per i bambini il cui “orecchio” la cui “ugola” sono tutti in formazione. Cantare in gruppo, inoltre, aiuta la socializzazione, cementa i rapporti di classe tra i bambini, veicola le emozioni, eleva i sentimenti, rallegra e diverte.
In un coro i bambini sono tutti uguali, perciò è un modo per i piccoli più timidi per esprimersi in compagnia degli altri compagni, e serve ai bimbi più egocentrici a “ridimensionare” la propria voglia di stare al centro dell’attenzione. Il canto corale unisce e ha una valenza, diremmo, “spirituale”, pensiamo solo all’emozione che ancora generano in noi adulti i canti di Natale imparati proprio da bambini.
Quando le mamme e i papà stanno per inserire i loro bambini nella scuola primaria e si informano sull’offerta didattica dell’istituto, perciò, dovrebbero orientare la scelta anche in base all’importanza che viene attribuita all’educazione musicale. Non solo informatica, inglese o educazione fisica, i bambini hanno bisogno, per crescere e svilupparsi in modo armonioso, per stimolare il proprio lato più artistico e affinare la sensiblità, di avvicinarsi in modo consapevole e guidato, soprattutto in modo “collettivo”, alla musica.
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