
CARDIFF, WALES - JANUARY 11: The ball boys sit pitchside during the Barclays Premier League match between Cardiff City and West Ham United at Cardiff City Stadium on January 11, 2014 in Cardiff, Wales. (Photo by Michael Steele/Getty Images)
Praticare regolarmente un’attività sportiva è importantissimo per i bambini nell’età della crescita. Lo sport, infatti, li aiuta a svilupparsi armoniosamente, a socializzare in modo sano stimolando anche il giusto grado di agonismo, a “sfogare” le tante energie represse che nelle lunghe ore trascorse seduti a scuola o in casa non si possono liberare.
I bambini sportivi sono i genere più attivi anche mentalmente, più brillanti a scuola e più socievoli, la loro salute ne tra giovamento, il sistema immunitario si fortifica e il peso viene tenuto sotto controllo.
Non tutti i bimbi, però, sono “naturalmente” portati per lo sport. Alcuni fin da piccolissimi non vedono l’ora di iscriversi a qualche corso, magari stimolati dall’amico/a del cuore, oppure da film e cartoni animati visti in tv. Altri, invece, un po’ più tumidi, o solo pigri, di praticare una qualsivoglia attività sportiva, non vogliono neppure sentirne parlare.
Capita di doverli letteralmente supplicare, con piccoli ricatti e moine a fare un po’ di palestra, salvo poi doverli ritirare pur avendo pagato regolarmente la retta, perché il piccolo punta i piedi e si rifiuta di tornare. Che fare? Lasciare perdere? Neppure per sogno. I bambini hanno bisogno di fare sport perché non hanno più l’occasione, comune un tempo, di giocare per ore fuori casa e la sedentarietà è dannosa.
Pertanto, ecco come procedere. Anche il bambino più pigro, in realtà, ha una sua vocazione. Certo, magari non sarà il calcio o l’atletica (sport molto dinamici), ma potrebbe avere un’insospettabile passione per il ping pong, essere versato per le arti marziali o per lo yoga, essere dotato di un buon senso del ritmo e, quindi, avere un’inclinazione naturale per il ballo (anche liscio).
I bambini, per amare lo sport, devono poter investire le proprie energie in un’attività che trovano piacevole, stimolante. I genitori non possono decidere per loro. Un bambino cicciottello, ad esempio, potrebbe sentirsi molto più a suo agio in acqua che su “pista”, e uno timido potrebbe preferire un’attività soft o individuale.
Provate, semplicemente chiacchierando, a sondare quali siano gli sport che tendenzialmente il bimbo trova più interessanti, oppure, a volte, basta osservarli. Se il vostro piccolo passa ore e ore in acqua al mare, in estate, forse, la piscina è luogo giusto per lui, se, invece, la vostra bimba adora ascoltare i suoi cantanti preferiti e improvvisare scatenati balletti in cameretta, allora un corso di danza moderna andrà benissimo. Infine, se il vostro bimbo, più che palestre e campetti, ama la natura, via libera a trekking e passeggiate nei boschi o gite in bicicletta, ne gioverà lui, e anche voi!
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