
Ricordate la popolare filastrocca sui mesi dell’anno che ci insegnavano da bambini per imparare a memoria quanti giorni avesse ciascuno? Proviamo a recitarla insieme:
30 giorni ha novembre, con april, giugno e settembre. Di 28 ce n’è uno,
tutti gli altri ne han 31
E’ sempre la stessa filastrocca che ci torna alla mente quando inizia un nuovo mese dell’anno e vogliamo ricordarci se ha 31 giorni o 30… Insomma, davvero una rima facile quanto utile.
Ma di filastrocche sui 12 mesi dell’anno da insegnare ai nostri bimbi ce ne sono tantissime, alcune piccole poesie d’autore, altre assimilabili a ritornelli popolari. Vediamone alcune tra le più semplici adatte ai bambini e perfette anche da associare ad un bel calendario fai da te. Cominciamo con una filastrocca carinissima che accorpa tutti i mesi come fossero tanti figlioletti di papà anno, e poi andiamo avanti con gennaio, febbraio, marzo…
L’anno e i suoi 12 figlioletti
I suoi dodici mesetti,
tutti un po’ capricciosetti,
veste l’anno con gran cura
e nessuno ne trascura.
Dà a Gennaio un cappuccetto,
a Febbraio un ombrelletto,
mette a Marzo un mantellino
ad Aprile un giacchettino.
Mette a Maggio i sandaletti
ed a Giugno zoccoletti
ha per Luglio un costumino
per Agosto un cappellino.
A settembre dà un golfino
ad Ottobre un grembiulino
a Novembre gli scarponi,
a Dicembre i calzettoni
Gennaio
Io sono dell’anno
il primo mese
ed un inchino
vi fo cortese.
Son triste, squallido,
son freddo tanto,
e il monte e il piano
di neve ammanto.
Pur son benefico…
Vi sembra strano?
Sotto la neve
germoglia il grano
(G. Ferrara)
Febbraio
E’ febbraio un monellaccio,
molto allegro e un po’ pagliaccio
per le piazze e per le sale,
accompagna il Carnevale
se fra i mesi suoi fratelli,
ve ne sono di più belli
il più allegro e birichino,
sempre è lui, il più piccino
Marzo
Nel fiato di marzo la neve
diventa ruscello che ha fretta
e tutta la terra ne beve
per fare più fresca l’erbetta
che trema per nulla, stupita,
che sia così bella la vita
(Renzo Pezzani)
Aprile
Io sono Aprile
e sono il più gentile,
tutti gli alberi li faccio fiorire,
tutti gli uccelli li faccio cantare,
giovani e vecchi faccio rallegrare
Maggio
Maggio, sempre cortese,
è il mese delle rose:
porta dolci sorprese
e promesse festose.
Passa ovunque gradita
un’aria profumata:
ride, paga di vita,
ogni cosa creata
(M.R. Messina)
Giugno
In campagna, ai solleoni,
già s’ammucchiano i covoni
Nella scuola ride e danza,
il pensier della vacanza…
(A. Malfatti)
Luglio
Nel mese di Luglio
tutto il caldo scende in Puglia,
canta il grillo, canta la quaglia,
tutte l’erbe diventano paglia
Agosto
Io sono agosto e sono il più galante,
asciugo i fossi e taglio le piante:
se non avessi già il campo vangato
sarei da tutti poltrone chiamato.
Porto le more e le notti belle,
a San Lorenzo il pianto di stelle
e per l’Assunta piccioni arrosto,
perdo la rondine il dì di San Rocco
Settembre
Io son settembre, il mese cortese,
ai poverelli rifaccio le spese;
bagno le botti, porto le mele,
i fichi, l’uva ed ogni piacere.
Io porto chiacchiere alle lunghe veglie,
di starne e lodole riempio le teglie;
onoro l’angelo Michele e Maria,
e parto il giorno di santa Sofia
Ottobre
Il tuo pennello dipinge
i boschi e i prati.
E’ pieno il mio cestello
di grappoli dorati.
La castagna e il riccio
sorridon tra le foglie.
Viva l’autunno…
e tutto ciò che si raccoglie
Novembre
E’ triste questo mese!
Nella campagna spoglia
trema sui rami, appesa,
qualche ingiallita foglia!
Nei prati brulli e arsicci
lassù sulle montagne,
sgusciano fuor dai ricci
le lucide castagne
(Bruno Grella)
Dicembre
E’ dicembre,
freddo e gelo,
fischia il vento giù dai monti,
l’acqua è ghiaccia nelle fonti,
ma se il tempo è così freddo
cosa importa?
Fra gli alari,
negli sperduti casolari,
brilla il fuoco,
lietamente tutti aspettano
il Natale.
Una grande luce s’accende
ed annuncia al mondo intero
che Gesù, bambino è nato.
tanti doni ci ha portato
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Foto| via Pinterest