
Un parto completamente indolore praticamente non esiste, ma ci sono tante soluzioni per rendere la situazione più sopportabile. Eppure in Italia solo 2 donne su 10 sfrutta l’anestesia. È questo quando emerso in una tavola rotonda organizzata dalla Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva.
Nel 2011 è stato sottoposto a epidurale il 20% delle partorienti, percentuale modesta a confronto con altri Paesi europei. In Francia, per esempio, già nel 2003 l’epidurale era praticata nel 75% dei parti, in Spagna nel 60%.
Racconta in una nota di Siaarti. Purtroppo il problema riguarda i punti nascita: quelli con meno di 500 parti l’anno sono privi di una copertura di guardia medico-ostetrica, anestesiologica e medico-pediatrica attiva 24 ore. Rappresentano ancora una quota intorno al 30% del totale e sono presenti, in particolar modo, nell’Italia centrale e meridionale.
In alcuni ospedali, inoltre, se l’anestesista non è di guardia, si può ricorrere all’epidurale solo a pagamento e non tutte le mamme possono spendere cifre che si aggirano intorno ai mille euro.
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