
Se Peppa Pig non fosse così “amica” della salute dei bambini? In questo periodo dell’anno la saletta del pediatra è spesso affollata di genitori con i piccolini. Secondo il British Medical Journal di questa “ressa” è responsabile Peppa Pig, la famosa maialina star in 180 Paesi del mondo. In che modo Peppa può essere la causa? Orso Brown sarebbe eccessivamente prodigo di visite a domicilio e sciroppi per ogni più piccolo malanno, anche quando in realtà non ci sarebbe bisogno di una visita dal pediatra e neppure di una prescrizione.
Il messaggio trasmesso, secondo Catherine Bell, medico di medicina generale a Eckington, in Inghilterra e madre di un bambino piccolo che ama Peppa Pig, è diseducativo e spinge le famiglie a credere che il medico di base sia sempre pronto a rispondere per ogni minimo problema o addirittura ad andare a casa.
La dottoressa ovviamente sostiene che Peppa Pig diffonda anche messaggi positivi come incoraggiare a un’alimentazione sana, fare l’esercizio fisico e prestare attenzione alla sicurezza stradale, ma dovrebbe essere rivisto e inquadrato correttamente il ruolo del medico. Commenta così Roberto Marinello, pediatra di base, intervistato dal Corriere:
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«Peppa Pig è pur sempre un cartone animato, quindi ci sono limiti di cui va tenuto conto ma sottoscrivo l’articolo pubblicato sul British Medical Journal perché cambia la prospettiva dell’intervento medico: quell’orso dottore si atteggia più da genitore che da medico. Viene saltato un passaggio molto importante, la gestione familiare delle piccole questioni sanitarie come il riposo, la febbre o il raffreddore e via così. Se al primo sintomo interviene un estraneo è probabile che si generi ansia, anche nel bambino. Sapere che il genitore può gestire un malanno infonde sicurezza nei più piccoli. Chiamare il dottore subito per problemi banali è un percorso perverso».
Via | Corriere