
Luigi Gaetti (L) and and Giulia Grillo, representatives of the Five Star Movement (M5S) leave after a press point following a meeting with Italy's President Sergio Mattarella on December 10, 2016 at the Quirinale Palace in Rome. Representatives of Italy's main parties are headed to the presidential palace, their task to agree on a new government made even more urgent by fears of a banking crisis in the eurozone's third-largest economy. Italy was plunged into political uncertainty by the resignation of Prime Minister Matteo Renzi following a crushing referendum defeat. / AFP / VINCENZO PINTO (Photo credit should read VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)
Il polverone sull’obbligatorietà di vaccinare i bambini e sul decreto milleproroghe sembra proprio non abbassarsi neanche per Ferragosto. La ministra della Salute, Giulia Grillo, ospite della trasmissione ‘Omnibus’ su La7, rispondendo a una domanda sull’intenzione delle regioni di voler impugnare davanti alla Consulta l’emendamento sui vaccini ha commentato:
“La proposta di legge della maggioranza in cui spingeremo per il metodo della raccomandazione che è quello che noi prediligiamo da un punto di vista politico, nel quale prevederemo delle misure flessibili di obbligo sui territori e, quindi, anche nelle regioni e nei comuni dove ci sono tassi più bassi di copertura vaccinale o emergenze epidemiche”.
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Ovviamente, c’è un altro punto spinoso: i presidi italiani che hanno dichiarato di essere contrari all’emendamento, proprio come i medici.
“E’ una polemica assolutamente surreale e tardiva, perché l’autocertificazione è un atto deciso dal precedente governo, e utilizzato per tutto il 2017, che è stato solo proseguito anche per il 2018. Mi sembra dunque surreale ricevere questo ennesimo attacco politico ma ormai ho le spalle larghe e mi sono abituata. […]Mi spiace che non sono il loro ministro ma sono sempre disponibile a un confronto e le strutture sanitarie sono a loro disposizione qualora ne avessero bisogno per qualunque necessità”.
E sempre sull’autocertificazioni si sono espressi anche gli esperti del Collegio dei professori ordinari di Pediatria che hanno dichiarato:
“I certificati medici e sanitari non possono essere sostituiti da altro documento. Manifestiamo un profondo dissenso e preoccupazione per il depotenziamento dell’obbligo vaccinale legato alla possibilità di autocertificare, in base alla circolare del ministero del 5 luglio, le vaccinazioni del bambino all’ingresso nelle istituzioni scolastiche da 0 a 16 anni. L’autocertificazione allenta le maglie del controllo e aumenta il rischio che un numero crescente di bambini accedano alla comunità scolastica senza le necessarie protezioni nei confronti di malattie che possono sconvolgere la loro vita e quella delle loro famiglie”.