
father touching head of a premature baby in a incubator at the Neonatal Intensive Care Unit in hospital
Le coccole sono importanti come le medicine. Lo sanno bene all’ospedale ospedale Maria Vittoria di Torino dove è stato istituito un corso per formare donatori di coccole per far sentire più amati i bambini della terapia intensiva neonatale. La formazione gratuita parte il 9 ottobre e si conclude il 6 novembre al centro Ciocatto dell’ospedale Maria Vittoria, requisiti sono tanto affetto da donare e quel pizzico di pazienza che non guasta mai. I 35 posti disponibili stanno per esaurire, ma a gennaio dovrebbe esserci una seconda edizione.
Come nasce questa idea? Viene dall’associazione “Le coccole di mamma Irene”, che da tempo, è un aiuto concreto per bambini ospedalizzati i cui genitori e familiari non possano, per varie ragioni, prendersene cura. Irene è una mamma morta il 30 settembre 2017 di un aneurisma mentre era in attesa della sua bambina, Emma, nata si 7 mesi ed è rimasta in terapia intensiva per un mese intero. Oscar Palladino, marito di Irene, ha commentato
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“Nella sofferenza per la perdita di Irene abbiamo provato tutti insieme a trasformare il nostro dolore in energia per incanalarla verso qualcosa di costruttivo. Le coccole vuole essere un aiuto concreto per neonati e bambini ricoverati, i cui genitori e familiari non possano, per varie ragioni, essere presenti con continuità”.
Patrizia Savant Levet, direttore della terapia intensiva neonatale del Maria Vittoria, ha spiegato come le coccole siano fondamentali per i piccolini:
«Attenzioni individualizzate rivolte al neonato, prematuro e non, riducono lo stress cui il piccolo è sottoposto, attenuando le stimolazioni visive e uditive, minimizzando le stimolazioni dolorose e favorendone il riposo, solo per fare qualche esempio».
Via | Corriere