
A group of elementary school girls of different ethnicity are indoors in their school library. They are sitting together at a table and reading together.
Un bambino nero è stato costretto, da un maestro di una scuola elementare di Foligno, a voltarsi verso la finestra. Perché? La motivazione data ai piccoli è stata: “è troppo brutto per essere guardato in viso”. Ovviamente, il maestro è corso subito al riparo e ha tentato di placare l’indignazione dei genitori sostenendo fosse un esperimento sociale.
Questo, purtroppo, non è neanche un episodio isolato, perché si è ripetuto con le stesse modalità nella classe di un’altra bimba nera, la sorellina maggiore del piccolo. Ma che cosa è davvero successo:
“Ma che brutto che è questo bambino nero! Bambini, non trovate anche voi che sia proprio brutto? Girati, così non ti devo guardare”.
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Avrebbe detto il maestro, secondo i racconti riportati dai genitori, disegnando un segno sul vetro e costringendo il bambino a fissarlo, dando le spalle alla cattedra. Il maestro sostiene che si tratti di un esperimento sociale: sta cercando di far capire ai bambini quanto sia ingiusto un comportamento visibilmente razzista. La motivazione può anche essere sensata, è l’applicazione che però non trova giustificazioni. I genitori si sono anche rivolti a un legale.
Via | Repubblica