
Tantissimi i bambini affetti da asma - (bebeblog.it)
Asma infantile: in Italia, circa 1 bambino su 10 ne è affetto, con forme gravi che comportano alti costi socio-sanitari
L’asma bronchiale è una patologia che colpisce un numero sempre più elevato di bambini in Italia, con statistiche che rivelano come circa 1 bambino su 10 ne sia affetto. Di questi, due su dieci presentano forme gravi della malattia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che a livello globale, tra i 100 e i 150 milioni di persone convivano con questa condizione, il che la rende un problema di salute pubblica di notevole rilevanza.
Affrontare l’asma nei bambini richiede una comprensione approfondita dei suoi sintomi, dei costi economici associati e delle strategie preventive, inclusa l’alimentazione.
I sintomi dell’asma e come agire
I sintomi dell’asma possono variare notevolmente da un bambino all’altro, ma generalmente includono tosse persistente, respiro sibilante, difficoltà respiratorie e sensazione di oppressione al petto. Questi sintomi possono manifestarsi in episodi acuti o in modo cronico, influenzando significativamente la qualità della vita e le attività quotidiane dei piccoli pazienti. Le crisi asmatiche possono essere scatenate da diversi fattori, tra cui allergeni (come polline, polvere e peli di animali), infezioni respiratorie, fumi tossici e cambiamenti climatici. È cruciale per i genitori riconoscere questi segnali e consultare un medico specialista per una gestione adeguata della malattia.

L’impatto economico dell’asma è considerevole, sia a livello individuale che collettivo. I costi diretti includono le spese per farmaci, visite specialistiche e ricoveri ospedalieri, mentre i costi indiretti possono derivare da assenze scolastiche e perdita di produttività dei genitori. Secondo alcune stime, l’asma grave assorbe tra il 30% e il 50% delle risorse sanitarie destinate alla gestione della malattia, rappresentando quasi l’1% della spesa sanitaria nazionale. Questa situazione sottolinea l’urgenza di strategie preventive e di intervento tempestivo per ridurre il carico economico sull’intero sistema sanitario.
Le cause dell’asma sono complesse e multifattoriali. Secondo gli esperti, le forme allergiche rappresentano spesso il punto di partenza per lo sviluppo dell’asma nei bambini. L’influenza di fattori ambientali e climatici è significativa: esposizione a inquinamento atmosferico, smog e fumi industriali può aumentare il rischio di sviluppare la malattia. Inoltre, è fondamentale considerare l’ambiente domestico. L’esposizione al fumo di sigaretta, sia attivo che passivo, è un noto fattore di rischio. Studi recenti hanno dimostrato che le madri che vivono in aree ad alta densità di traffico, con conseguente esposizione a sostanze inquinanti come ozono e biossido di azoto, hanno maggiori probabilità di avere figli affetti da asma.
Negli ultimi anni, la ricerca ha evidenziato l’importanza di una dieta equilibrata per la gestione dell’asma. Un’alimentazione ricca di frutta e verdura fresca è altamente raccomandata, poiché questi alimenti sono ricchi di antiossidanti e nutrienti che possono contribuire a ridurre l’infiammazione e migliorare la risposta immunitaria. Inoltre, alcuni studi hanno suggerito che lo zinco potrebbe avere un ruolo nella regolazione dell’infiammazione respiratoria. Pertanto, è consigliabile consultare un nutrizionista per pianificare un regime alimentare adeguato che possa sostenere i bambini asmatici nella loro crescita e sviluppo.
La lotta contro l’asma infantile è una sfida che richiede l’impegno di tutti, dalla famiglia alle istituzioni sanitarie, per migliorare la qualità della vita dei piccoli pazienti e garantire loro un futuro più sereno e sano.