
Cose da sapere sull'allattamento al seno - bebeblog.it
Curiosità sull’allattamento al seno: 13 aspetti da conoscere per una migliore esperienza sia per la mamma che per il bambino.
L’allattamento al seno rappresenta un momento fondamentale nella vita di una madre e del suo bambino. Sebbene molte future mamme si concentrino sulla gravidanza e sul parto, è altrettanto importante informarsi sull’allattamento, una scelta che può avere effetti positivi sia sulla salute del neonato sia sulla relazione tra madre e figlio. Di seguito, esploreremo 13 curiosità che potrebbero sorprenderti e approfondire l’importanza di questa pratica.
L’allattamento al seno non è solo una questione di nutrizione, ma è un’esperienza ricca di emozioni e benefici per entrambi, madre e bambino. Conoscere queste curiosità può aiutare le mamme a comprendere meglio l’importanza di questa pratica e a sentirsi più sicure nel loro percorso di allattamento.
Le 13 cose da sapere sull’allattamento
È scientificamente dimostrato che i bambini allattati al seno presentano un rischio ridotto di malattie come le infezioni all’orecchio, la diarrea e i disturbi gastrointestinali. Il latte materno contiene anticorpi e sostanze nutritive che aiutano a costruire un sistema immunitario forte, riducendo l’incidenza di malattie nei primi anni di vita.
I neonati possiedono un senso dell’olfatto altamente sviluppato e possono riconoscere il profumo del latte materno. Questo è un fattore cruciale, poiché i bambini tendono a girare la testa verso la madre quando sentono l’odore del latte, creando un legame affettivo e facilitando l’allattamento. Durante l’allattamento, i neonati vedono la madre a una distanza ideale di 20-30 centimetri, che è la distanza ottimale per la loro visione. Questo contatto visivo è fondamentale per lo sviluppo dell’attaccamento emotivo e del legame madre-figlio.
L’allattamento stimola la produzione di ossitocina, un ormone che aiuta l’utero a contrarsi e tornare alle dimensioni pre-gravidanza. Questo processo non solo facilita la guarigione fisica della madre, ma contribuisce anche a ridurre il rischio di emorragie post-partum. Inoltre, l’allattamento al seno è associato a un rischio ridotto di sviluppare tumori al seno e alle ovaie nelle madri, grazie alla produzione di ormoni che avviene durante l’allattamento.

Il latte artificiale ha un gusto standard, invece attraverso l’allattamento al seno il bambino riesce a scoprire il gusto di quello che mangia la mamma come accadeva con il liquido amniotico durante la gestazione, anche se in modo indiretto. In questo modo lo svezzamento sarà più facile.
Quando si allatta al seno si ha più possibilità di perdere peso. Le madri che allattano il figlio in modo esclusivo bruciano fino a 600 calorie al giorno, e in questo modo possono ritornare con più facilità al peso che avevano prima della gravidanza.
L’organismo della madre inizia a prepararsi all’allattamento già durante la gravidanza, grazie all’aumento della produzione di uno specifico ormone, la prolattina. Dopo il parto l’organismo della madre riceve il segnale per la produzione di latte, che avviene in quantità maggiore di quanto sia necessario per un solo bambino.
Durante i primi giorni dopo il parto il seno produce un liquido denso, appiccicoso e giallastro. Questo liquido si chiama colostro e contiene proteine, potassio, calcio e sali minerali così come gli anticorpi necessari al bambino. Poi il latte materno cambia, anche nel corso della poppata. Quando il bambino inizia a poppare, il latte è di colore tendente all’azzurrino ed è piuttosto trasparente.
La produzione di latte materno deriva anche dalla capacità del bambino di rimanere attaccato al seno, così come dalla frequenza dell’allattamento e dalla capacità del bambino di estrarre il latte ad ogni poppata.