
Neonato durante il cambio del pannolino - www.bebeblog.it
La pelle di un neonato è estremamente delicata: nei primi mesi di vita, la sua barriera protettiva è più sottile e vulnerabile rispetto a quella di un adulto e ciò la rende particolarmente suscettibile a irritazioni e a una serie di disturbi cutanei.
È fondamentale per i genitori comprendere la natura di queste manifestazioni, la maggior parte delle quali benigne e transitorie, così da poterle gestire con serenità e con le giuste cure.
L’approccio migliore si basa su poche, semplici regole: una detersione delicata, un’idratazione adeguata e, soprattutto, una protezione attenta dagli agenti esterni. Ad esempio, una delle problematiche più frequenti è l’eritema da pannolino, spesso causato da una gestione non ottimale dell’umidità e dell’igiene locale.
Di seguito alcune delle problematiche della pelle più comuni nei neonati.
Crosta lattea ed eritema tossico del neonato
Tra i disturbi più comuni e del tutto fisiologici c’è la crosta lattea, una forma di dermatite seborroica che si manifesta con squame giallastre e untuose sul cuoio capelluto. Sebbene possa destare preoccupazione, non è né dolorosa né contagiosa e tende a risolversi spontaneamente. Per favorirne la rimozione, è sufficiente ammorbidire le squame con un olio specifico per l’infanzia e poi procedere con un lavaggio delicato e l’uso di una spazzolina a setole morbide.
Un altro fenomeno tipico dei primi giorni è l’eritema tossico del neonato, un’eruzione cutanea con piccole macchie rosse e puntini giallastri che, nonostante il nome allarmante, è innocua e scompare da sola in breve tempo.
Dermatite da pannolino
Una delle aree che richiede maggiore attenzione è quella coperta dal pannolino, costantemente esposta a umidità, frizione e al contatto con urina e feci. La dermatite da pannolino è un’infiammazione della pelle che si previene principalmente attraverso una corretta igiene.
È essenziale effettuare cambi frequenti, pulendo la pelle a ogni cambio con acqua tiepida e un detergente delicato, oppure con salviettine specifiche prive di alcol e profumi. È molto importante asciugare con cura la pelle, tamponando senza strofinare e, se possibile, lasciare il bambino senza pannolino per alcuni periodi durante il giorno per far respirare la cute. L’applicazione di un sottile strato di crema a base di ossido di zinco aiuta a proteggere la pelle dal contatto con gli agenti irritanti.

Scottature, eritemi e sudamina
Con l’arrivo della bella stagione, la protezione della pelle del neonato dal sole diventa un imperativo categorico. La cute dei lattanti è quasi priva di melanina (il pigmento che ci protegge dai raggi solari) e per questo è estremamente vulnerabile a scottature ed eritemi. Le linee guida pediatriche sono chiare: i bambini al di sotto dei sei mesi di vita non devono mai essere esposti alla luce solare diretta.
Quando si va al mare o in piscina, è necessario tenerli sempre sotto un’ombra fitta, ricordando che l’ombrellone da solo non basta a filtrare i raggi riflessi dalla sabbia o dall’acqua. È fondamentale proteggerli con indumenti leggeri in fibre naturali, come cotone o lino, a maniche e pantaloni lunghi, e un cappellino a tesa larga.
L’eccessivo calore può inoltre causare la sudamina, piccoli puntini rossi dovuti all’ostruzione dei dotti sudoripari, che si previene mantenendo il bambino fresco e vestito in modo leggero.
In caso di dubbi o di manifestazioni cutanee persistenti, il consulto con il proprio pediatra rimane sempre la scelta più importante da compiere.