Cronaca
La bambina americana di 8 anni che vende limonata contro la schiavitù minorile
Vivienne è una bambina americana di soli 8 anni che come molte sue coetanee vende limonata nel giardino davanti casa. Ma lei lo fa per una buona causa: lo fa per lottare contro la schiavitù minorile.

Vivienne è una bambina americana di 11 anni che come molti suoi coetanei vende limonata fresca nel giardino davanti casa. I film a stelle e strisce ci hanno abituato a immagini come queste, con bambini pronti a dissetare i passanti in cambio di soldi che solitamente vengono utilizzati per acquistare giocattoli o per andare al cinema.
Non è così per Vivienne Harr: lei a soli 8 anni ha deciso di mettere in piedi questa “attività” non per guadagnare soldi che sarebbero serviti a lei, ma per aiutare gli altri. In particolare per aiutare i bambini che sono costretti a lavorare in schiavitù: l’idea di mettere in piedi questa iniziativa le è venuta dopo aver visto una foto di due bambini nepalesi costretti a trasportare massi sulla schiena.
La bambina di Fairfax ha deciso così di fare qualcosa di concreto: vendere bicchieri di limonata ghiacciata a due dollari, raccogliendo così fondi da destinare alla lotta contro la schiavitù minorile. Sono passati tre anni da quando ha iniziato e oggi è una ragazzina di 11 anni, ma nel corso di questo tempo è diventata una musa dalla quale trarre ispirazione.
Michael Bloomberg, da sindaco di New York, la invitò a Times Square per allestire un banchetto, ha ricevuto inviti da Twitter, ha parlato in pubblico durante la National Business week, ha tenuto conferenze, mentre il padre, esperto di tecnologia, ha fondato insieme a lei la compagnia Make a stand, che produce limonata biologica e devolve il 5% delle vendite per la campagna contro la schiavitù minorile, sostenendo organizzazione come Free the Slaves e Unicef. Mark Maggio, manager dell’azienda, commenta così la nascita di un vero e proprio impero della limonata e della solidarietà:
Da quando Vivienne aveva prima devoluto il denaro dal suo banchetto di limonate fino alla fine del 2014, la società ha donato più di 150mila dollari a organizzazioni che aiutano i bambini a rischio. Il denaro è stato utilizzato dalle organizzazioni che sosteniamo per “liberare” i bambini, educare e sostenere i casi più a rischio e anche per fornire a molti di loro abilità che un giorno gli permetteranno di sostenersi da soli e di contribuire alla loro comunità.
E tutto è partito da una semplice limonata venduta per aiutare chi non ha voce!
Foto | Youtube
Via | Corriere
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