Crescita
Adolescenti in cerca di sfide, il vademecum per le famiglie
Gli adolescenti sono sempre in cerca di sfide, che a volte possono risultare fatali. Ecco cosa possono fare le famiglie.
[related layout=”left” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/201928/adolescenti-una-ragazza-su-5-si-ferisce-volontariamente”][/related]Adolescenti e sfide, come fare? Le famiglie si trovano sempre più in difficoltà nell’affrontare la crescita dei loro figli, che attraversano un momento molto delicato della loro vita. I ragazzi non hanno paura delle sfide, anzi, le accettano senza pensare alle conseguenze. Magari per non sfigurare di fronte agli amici. Per stupire i propri amici sui social. Per mettersi in mostra e dimostrare di avere coraggio. A volte, però, proprio non considerare quello che potrebbe succedere mette a rischio la loro stessa vita.
Lo dimostrano recenti fatti di cronaca: un 15enne è morto in un centro commerciale in provincia di Milano mentre si stava scattando un selfie dal tetto di un cinema, mentre prima un 14enne a Milano è morto per sperimentare la Blackout Challenge, una sfida davvero assurda che per lui è stata fatale. Marco Bernardi, psicologo psicoterapeuta e responsabile del Centro Studi di Pepita Onlus, spiega:
Sono frequenti le notizie di sfide diffuse online in cui il “gioco” consiste nel farsi del male, nel ferire il proprio corpo e nei modi più disparati. Purtroppo in alcuni casi tutto questo porta alla morte, ma sarebbe sbagliato pensarle come a dei modi per togliersi la vita. Gli studi, soprattutto nel campo psicoanalitico, ci dicono che è certo che chi si ferisce lo fa per un motivo che ha poco o nulla a che fare con l’idea di togliersi la vita. I motivi sono profondi, riguardano il rapporto con il proprio corpo, con gli aspetti inconsci della persona.
Cosa possono fare i genitori per affrontare questa fase delicata della vita di ogni adolescente? Il team del Centro Studi di Pepita Onlus, da più di 15 anni impegnata nell’educazione e nell’affrontare i disagi tipici di questa età nelle scuole, dà i suoi consigli:
- Avviare il dialogo quando i ragazzi sono piccoli, usando il gioco come strumento di relazione.
- Capire quali sono i momenti giusti per dialogare e rispettare gli spazi dei figli teenager.
- Osservare a distanza eventuali comportamenti strani e sofferenze, come il chiudersi in stanza per troppo tempo, non uscire con gli amici, cambio di umore repentino.
- Vigilare sui loro profili social, stabilendo anche delle regole.
- Aprire la casa ai loro amici per stare insieme e dialogare.
- Cercare l’alleanza con gli insegnanti.
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