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Cronaca

Feto nato morto abbandonato su una barella all’ospedale di Ravenna

All’ospedale di Ravenna un feto nasce morto e, al posto di essere trasferito all’obitorio, viene lasciato per una notte intera su una barella.

Dall’ospedale di Ravenna ci arriva una bruttissima storia: sabato pomeriggio un feto è nato morto, a causa di alcune complicazioni che si sono verificate durante la gestazione. Domenica mattina, verso le ore 9, un addetto alle lettighe ha trovato quel feto su una barella in un corridoio dell’ospedale: nessuno lo aveva portato in obitorio e per tutta la notte è rimasto avvolto in un lenzuola su una barella.

Una storia davvero terribile che getta orrore su una storia davvero drammatica per i genitori che hanno perso il loro bambino. Per ore il feto è stato dimenticato, abbandonato su una barella: una storia davvero orribile, che ora è al vaglio della direzione sanitaria dell’ospedale di Ravenna, che ha già aperto un’indagine interna per capire cosa sia successo e chi ha sbagliato.

Ma come sono andati i fatti in questo evidente problema di comunicazione tra il reparto di ostetricia e l’obitorio dell’ospedale di Ravenna? Dopo che le ostretiche hanno riscontrato la morte del feto, hanno fatto partire le pratiche che solitamente vengono attuate in casi come questo: il cadavere, con tutta la documentazione relativa alla sua morte, era stato mandato nel locale apposito. Alle 7 del mattino il personale dell’obitorio avrebbe dovuto prelevarlo.

Ma questo non è mai accaduto: un altro cadavere è stato portato via da quella stanza vietata al pubblico, mentre il feto non è stato preso. Anzi, il corpicino avvolto nelle lenzuola è stato trovato in un punto dell’area barelle. All’inizio si è pensato che si trattasse di un feto abbandonato da ignoti, tanto che sul posto sono arrivati la polizia e gli operatori della Questura. Poi è stato scoperto che, in realtà, il corpo era stato dimenticato lì dal personale interno.

Andrea Neri, direttore dell’ospedale, confermo il problema di comunicazione, promettendo un’indagine interna per capire cosa è successo:

Ho incontrato i genitori, sono molto provati, mi sono scusato, sono molto dispiaciuto. Voglio precisare però che il corpicino non è mai rimasto in un’area incustodita, anche se si trovava dove non avrebbe dovuto essere.

Foto | Flickr

Via | Corriere

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