Cronaca
Festa dei nonni: ecco le filastrocche più divertenti
Come celebrare i nostri nonni in allegria? Ma con tante divertenti filastrocche in rima da dedicare loro, con tanto affetto. Eccone qualcuna

Famiglie: siete pronte per la Festa dei nonni? Il 2 ottobre, oltre ai nostri angioletti custodi, celebreremo anche queste autorevoli e insieme tenerissime figure così centrali nell’educazione dei bambini.
I nonni moderni sono saggi quanto gli “antichi”, con una bella marcia in più in fatto di dinamismo. Sono tecnologici, informati su tutto, sono curiosi, dotati di sense of humor e decisamente meno critici e bacchettoni di un tempo.
Certo, restano sempre nonni, quindi pronti ad elargire consigli e perle di saggezza… spesso non proprio richiesti! Come li festeggiamo? Di sicuro ogni bravo nipotino troverà il suo personale modo per dimostare il suo affetto ai suoi vice-genitori, magari con un bel lavoretto originale, ma noi vogliamo fornirvi qualche suggerimento. Ad esempio che ne dite di una golosa torta fatta in casa, da gustare mentre si recita una bella filastrocca divertente? Eccone qualcuna:
La nonna fila e dice
La nonna fila e dice.
Suggon le sue parole
i bimbi coloriti,
le belle occhi-di-sole.
Dice del minor figlio d’un re,
smarrito a caccia,
e de l’orco che annusa fiero
l’umana traccia.
De l’orco i bimbi tremano
come le rose al vento,
ma dientro i re si perdono
le belle occhi-pensose
(Severino Ferrari)
Nonno e nipotino
Passan sul prato nonno e nipotino.
Il nonno è vecchio, il bimbo è piccolino:
il bimbo è biondo, il nonno è tutto bianco,
il bimbo è dritto, il nonno è curvo e stanco.
Passan sul prato dandosi la mano.
Il nonno dice: “Presto andrò lontano,
molto lontano e più non tornerò…”
E il bimbo: “Nonno mio, ti scriverò”
(Lina Schwartz)
La nonna
D’inverno ti mettevi una cuffietta
coi nastri bianchi come il tuo visino,
e facevi ogni sera la calzetta,
seduta al lume, accanto al tavolino.
Io imparavo la storia sacra in fretta
e poi m’accoccolavo a te vicino
per sentir narrar la favoletta
del Drago Azzurro e del Guerrier Moschino.
E quando il sonno proprio mi vinceva
m’accompagnavi fino alla mia stanza
e m’addormivi al suono dei tuoi baci.
Agli occhi chiusi allor mi sorrideva
in mezzo ai fiori una gioconda danza
di sonni dolci, splendidi e fugaci
(Gabriele D’Annunzio)
Il nonno
C’è un amico assai speciale
con cui gioco niente male;
con lui scherzo, parlo, rido,
e felice a lui m’affido.
Se ho i compiti da fare
o se invece vo’ a giocare,
non importa, sai perché?
Lui è sempre accanto a me!
Che sia giorno, notte o sera,
alba, inverno o primavera,
che sia estate oppure autunno
io sto bene con il nonno
(Jolanda Restanc)
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