Gravidanza
Ferritina in gravidanza alta o bassa, le cause e quali terapie sono efficaci
La ferritina è la proteina che lega il ferro a livello ematico. Scopriamo cosa significa se i valori sono alti o bassi in gravidanza e come intervenire
L’esame della ferritina nelle analisi del sangue in gravidanza è legato a quello del ferro, ovvero della sideremia. E’ importante che la futura mamma non si ritrovi “a corto”, in debito di questo minerale perché rischierebbe di diventare anemica, cosa da scongiurare dal momento che in corpo materno nei nove mesi della dolce attesa deve provvedere a sé e inoltre “fabbricare” un intero organismo.
La ferritina è una proteina in cui si accumulano le riserve di ferro nel sangue. Tanto per capirci, in una sola molecola di ferritina sono contenuti circa 4500 atomi di ferro. Il resto di questo minerale a livello ematico – misurato dalla sideremia – è presente nell’emoglobina, la proteina costitutiva degli eritrociti o globuli rossi.
Le analisi del sangue di una donna in buona salute esprimono una media di 35 mg di ferro per ogni kg di peso corporeo. Ma cosa accade in gravidanza, quando una parte delle riserve di ferro materne vengono “rubate” dal feto? I valori medi di ferritina nel sangue di una donna incinta sono molto variabili, si va dai 10 agli 85 nanogrammi per ml, e naturalmente un valore al di sotto di questo pur largo range sono certamente preoccupanti.
Difficilmente la ferritina in gravidanza si innalza, proprio per ragioni fisiologiche, in condizioni di carenza si può somministrare alla futura mamma un integratore e modificare la dieta in modo da inserire più cibi contenenti ferro biodisponibile, come la carne, le uova e il pesce. Nelle ultime settimane di gravidanza il valore di ferritina può crollare, perché le riserve sideremiche vengono quasi tutte prese dal bambino per completare il suo sviluppo intrauterino, ma non è un fenomeno che debba generare preoccupazioni.
Alti livelli di ferritina possono essere legati a condizioni di infiammazione, anche dovute a malattie croniche come l’artrite reumatoide, ma anche certi tipi di tumori. In ogni caso, dal momento che questa condizione è preoccupante, se i livelli di ferro e ferritina in gravidanza aumentano eccessivamente è meglio parlarne con il medico e sottoporsi ad esami approfonditi. Se l’aumento è lieve si può cercare di far calare i livelli assumendo sostanze chelanti, come quelle presenti in legumi e cereali integrali (acido fitico soprattutto).