Gravidanza
La crema all’arnica in gravidanza: benefici e indicazioni
La crema all’arnica è un prodotto cosmetico naturale con molteplici proprietà benefiche ma… in gravidanza è consigliata? Scopriamolo
L’Arnica montana è una pianta officinale dalle grandissime proprietà curative, che troviamo in erboristeria e in farmacia sotto forma di preparati ad uso topico (creme, pomate) o di farmaci omeopatici. Si trova anche sotto forma di tintura madre, per uso sia interno che esterno.
L’arnica produce effetti benefici sia sul corpo che sulla psiche, e tuttavia il suo utilizzo durante la gravidanza è controverso. In generale, grazie ai suoi principi attivi – olio essenziale, timolo e polifenoli – questo rimedio fitoterapico è indicato per la cura di tantissimi stati morbosi, avendo poteri terapeutici su diversi distretti del corpo, ad esempio sui vasi sanguigni, sulla muscolatura, sul tessuto connettivo in generale (sistema nervoso incluso) e sugli organi della digestione.
Ecco i disturbi per i quali si può usare l’Arnica montana:
- Contusioni e strappi muscolari
- Shock emorragici, ferite, traumi fisici
- Emorragia cerebrale
- Stati di alterazione della coscienza e confusione mentale, spaventi
- Setticemia ed infezioni sistemiche del sangue
- Emorroidi sia interne che esterne
- Nausea e vomito
La crema all’arnica, però, in gravidanza è sconsigliata. La ragione è che proprio per le sue proprietà potrebbe indurre un parto prematuro stimolando le contrazioni uterine. Secondo qualche studio potrebbe altresì produrre effetti deleteri sullo sviluppo del feto producendo alterazioni cromosomiche.
In linea generale, quindi, meglio non utilizzare le pomate all’arnica in caso di emorroidi (frequenti in gravidanza) e di dolori muscolari, mentre per quanto riguarda il formato omeopatico della pianta, le controindicazioni sono decisamente inferiori, tanto che molti ginecologi addirittura la consigliano anche per facilitare il parto. In ogni caso, dato che la prudenza non è mai troppa, lasciate perdere questo pur ottimo rimedio fitoterapico durante la dolce attesa e l’allattamento, o semmai, prima di adoperalo, chiedete lumi al ginecologo evitando il fai da te.
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