Gravidanza
Calcoli renali in gravidanza: la prevenzione, i sintomi e le cure
Una donna incinta può soffrire di calcoli renali, soprattutto se predisposta. Vediamo cosa fare in questi casi
In gravidanza non esiste una maggiore predisposizione della donna a produrre calcoli renali, ma se questa tendenza già esiste, e quindi la futura mamma sia già afflitta da calcolosi, il disturbo aumenta il rischio di parto pretermine.
Detto questo, bisogna anche specificare che avere coliche renali da calcoli durante la dolce attesa non è così frequente neppure tra le donne che abbiano già avuto il problema in passato. Tuttavia, se un calcolo ostruisce le vie urinarie, questo problema viene accentuato dal peso dell’utero che preme proprio su reni, vescica e uretra.
In questi casi i sintomi sono più o meno i medesimi di una colica non gravidica, con dolore molto forte che si irradia per tutta la zona lombare della schiena, il fianco e spesso anche la gamba, difficoltà ad urinare, talvolta febbre e sangue nelle urine. In questi casi è molto importate avvisare subito uno specialista, un urologo, che dovrà stabilire la terapia giusta in collaborazione con il ginecologo.
Infatti potrebbe rendersi necessaria una cura antibiotica e la somministrazione di farmaci analgesici per ridurre le fitte dolorose, ma si dovranno necessariamente scegliere principi attivi che non siano tossici per il feto. Inoltre, qualora vi sia un calcolo che ostruisca le vie urinarie, per consentire il normale drenaggio delle urine potrebbe esserci bisogno di applicare uno stent, un tubicino che collega il rene alla vescica.
Si tratta di un intervento minimamente invasivo che non crea problemi al proseguo della gravidanza ma che riduce i rischi di un parto prematuro. Per prevenire la formazione dei calcoli, poi, è bene che la futura mamma beva molta acqua oligominerale (circa 10 bicchieri al giorno), che riduca il consumo di bevande come tè, caffè e il cioccolato e anche di cibi ricchi di vitamina C. Da preferire, invece, tutti i cibi ricchi di potassio, come le patate, le banane, gli spinaci, le castagne, i kiwi, finocchi, i broccoli, i meloni.