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Salute e benessere

Influenza nei bambini, il picco massimo è atteso dopo la Befana

Durante le vacanze natalizie circa 100mila bambini sono stati contagiati dall’influenza stagionale, ma il il picco massimo è previsto dopo la Befana

Sono tantissimi i bambini che hanno trascorso parte delle loro vacanze natalizie a letto con l’influenza, secondo le stime circa 100mila si sono ammalati solo nell’ultima settimana. Tuttavia, ci spiegano gli esperti, il vero picco dovrebbe arrivare – come del resto ogni anno – dopo la Befana, più o meno tra la metà e la fine del mese di gennaio.

Il virus di quest’anno, la cui sigla è AH3N2, sembra aver prediletto soprattutto i bimbi al di sotto dei 5 anni di età, circa il 20% del totale degli italiani contagiati tra Natale e Capodanno, ovvero 450mila in tutto.

Per i piccoli in buona salute non c’è bisogno di una profilassi particolare, dobbiamo anzi ricordare che le influenze, che sono determinate dall’azione infettiva di uno o più ceppi virali, non necessitano di terapie antibiotiche a meno che non si verifichino complicanze di origine batterica. I pediatri dell’ospedale Bambin Gesù di Roma, infatti consigliano soprattutto un’alimentazione “strategica” a base di frutta e di verdura ricche di vitamina C, magnesio e sostanze antiossidanti che rinforzano il sistema immunitario del bambino, riposo e una igiene scrupolosa.

Infatti il contagio del virus è molto facile, ancor prima che si manifestino i sintomi in modo conclamato. Sono sufficienti un colpo di tosse, uno starnuto, e persino una stretta di mano per trasmettere la malattia. Quindi le misure cautelative sono quelle note: evitare contatti troppo stretti con persone a rischio (inclusi i genitori con i proprio figli se hanno sostato in compagnia di persone potenzialmente infette), lavarsi spesso le mani, proteggersi la bocca e il naso quando si tossisce o si starnutisce.

La prevenzione più sicura, però, passa attraverso la vaccinazione. In genere, una volta effettuato il vaccino, l’immunizzazione arriva dopo 10 giorni-2 settimane, quindi i medici consigliano sempre di sottoporvisi entro la prima metà di dicembre. In ogni caso, questa misura preventiva è soprattutto necessaria per i bambini a rischio, affetti da malattie come la bronchite cronica, cardiopatie, diabete, patologie renali eccetera. In questi casi è il pediatra stesso che consiglia la vaccinazione, che è piuttosto sicura. In ogni caso, attenzione a tutto il mese di gennaio, perché sarà quello più “pericoloso”!

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