
In this photo dated January 19, 2009 a pregnant woman walks down the street of the financial district in Singapore. A Singapore lawmaker has a simple explanation for the city-state's lack of babies: procreation, he says, is "not our forte." Loo Choon Yong also suggested that because more free time did not necessarily result in more babies, people should work on Saturdays, a report in The Straits Times said. "We should accept that as a people, our procreation talent is not our forte -- nothing to crow about," Loo told the legislature on February 4. AFP PHOTO/ROSLAN RAHMAN (Photo credit should read ROSLAN RAHMAN/AFP/Getty Images)
La cistite è un’infezione urinaria a carico della vescica a cui le donne in gravidanza sono particolarmente soggette. In generale, per ragioni anatomiche tra cui la vicinanza tra ano e vagina e l’uretra più corta, le donne sono comunque più a rischio di contrarre infezioni alle vie urinarie, ma durante la dolce attesa questa eventualità diventa più probabile perché il sistema di difese dell’organismo si “allenta” un po’.
In gravidanza, infatti, il sistema immunitario della futura mamma riduce l’allerta, diciamo così, per evitare che gli anticorpi individuino nell’embrione un corpo estraneo e lo attacchino.
Anche l’aumento del progesterone nel sangue e modifiche nel PH vaginale sono ugualmente “responsabili” di una maggiore predisposizione a contrarre infezioni intime anche se si tratta di meccanismi di modifiche corporee del tutto fisiologiche.
Tornando alla cistite, questa è un’infiammazione delle pareti interne della vescica, che in genere è originata da germi come batteri, virus o funghi, e che dà sintomi spiacevoli come:
- Bruciore durante la minzione
- Pollachiuria, ovvero un aumento dello stimolo della minzione
- Dolore al basso ventre
- Talvolta sangue nelle urine o urine torbide, maleodoranti
- Sensazione di incompleto svuotamento della vescica
- Febbre
Il dolore durante la minzione è il sintomo più fastidioso e anche quello che più facilmente può portare dal medico la futura mamma per le analisi. Scoprire un cistite è facile, basta un test delle urine con urincoltura, che serve per individuare il ceppo di germi patogeni che causa l’infezione. Come si cura la cistite? Dipende. Se è causa da batteri si cura con gli antibiotici.
Sarà il ginecologo, però, ad indicare quelli che la donna può assumere senza rischio per il feto. In genere le penicilline sono ben tollerate, ad esempio. Se la cistite è causata da funghi si dovrà assumere un antimicotico, mentre le cistiti virali in genere guariscono da sole.
Durante la cura bisogna stare attente all’igiene intima, indossare solo biancheria di cotone, e mangiare cibi che non favoriscano le infiammazioni riducendo quelli acidi (come il pane banco, la pizza e i dolci, la carne rossa, l’aceto, i pomodori e i peperoni, la cioccolata). I rimedi naturali consigliati sono invece il D-Mannosio, l’uva ursina e il mirtillo rosso (presenti sotto forma di estratti secchi in capsule), mentre quelli omeopatici sono Cantharis e Berberis.