
BERLIN - SEPTEMBER 18: Fourth-grade students read books in the elementary school at the John F. Kennedy Schule dual-language public school on September 18, 2008 in Berlin, Germany. The German government will host a summit on education in Germany scheduled for mid-October in Dresden. Germany has consistantly fallen behind in recent years in comparison to other European countries in the Pisa education surveys, and Education Minister Annette Schavan is pushing for an 8 percent increase in the national educaiton budget for 2009. (Photo by Sean Gallup/Getty Images)
A 9 anni decide di marinare la scuola, la mamma lo scopre e lo punisce con uno schiaffo, e lui… chiama i carabinieri per denunciare maltrattamenti in famiglia. Davvero sconcertante il caso di questo alunno non solo discolo, ma anche incredibilmente intraprendente, che è salito alla ribalta della cronaca proprio per la sua peculiarità.
Di solito siamo abituati a sentore terribili casi di abusi e violenze sui bambini che vengono spesso scoperti per caso, e che si verificano sia nelle case, laddove i carnefici sono spesso gli stessi genitori dei minori, che nelle scuole, negli asili.
Maestre che picchiano i loro piccoli alunni, padri violenti che pestano le loro creature e sovente le loro madri… sono tante le vicende di cronaca che ci svelano scenari angoscianti in cui il linguaggio utilizzato per comunicare con i minori è solo uno: quella della violenza, dell’intimidazione.
E forse proprio per questo rimaniamo sbigottiti di fronti a casi come quello che vi stiamo per raccontare, in cui proprio gli strumenti a disposizione dei bambini per proteggere se stessi vengono adoperati per “rivalersi” su genitori severi. Insomma, raccontiamo i fatti. Il bimbo in questione, nove anni, residente nel comune di Valmarecchia, provincia di Rimini, telefona alla Centrale operativa dei Carabinieri di Novafeltria e, con voce lacrimosa, denuncia maltrattamenti da parte della madre che, a suo dire, lo picchia regolarmente.
Naturalmente i carabinieri, di fronte a cotanto accorato appello, si precipitano a casa del bimbo e scoprono la verità. Ovvero, che il buontempone aveva marinato la scuola per due giorni consecutivi, una “marachella” scoperta dalla madre che, non avendo ottenuto spiegazioni accettabili sul comportamento del figlio, si era arrabbiata e lo schiaffeggiato. Niente di più, ma tanto basta.
insomma, sarebbe seguita una punizione, o per lo meno una bella sgridata, ma per evitarsela il nostro piccolo alunno ha deciso di far intervenire nientemeno che le forze dell’ordine. Morale? Tante scuse, rassicurazioni alla madre esasperata e un ammonimento al bambino, quello di riprendere a frequentare la scuola regolarmente. Tutto è bene quel che finisce bene. Voi come “leggete” questa vicenda?