
Children play in a classroom of the Notre-Dame de la Sagesse private nursery school at an early start of a new school year on August 27, 2012 in Nantes, western France. AFP PHOTO FRANK PERRY (Photo credit should read FRANK PERRY/AFP/GettyImages)
L’argomento è di quelli “caldi”, che preoccupano molte mamme e papà: come scegliere la scuola materna per il proprio bimbo? Scuola pubblica o scuola privata? Le pre-iscrizioni per la materna statale si sono concluse il 28 febbraio, e sono davvero tanti i genitori che incrociano le dita sperando che i loro bimbi riescono a rientrare in lista, cosa non automatica anche se si possiedono tutti i requisiti.
Come purtroppo sappiamo, infatti, asili e materne pubbliche sono troppo poche, soprattutto nelle grandi città, rispetto alle richieste, ragion per cui molti genitori sono costretti a “ripiegare” sulle paritaria. Ma l’offerta didattica è la stessa? Come regolarsi?
La scuola pubblica offre certo molte garanzie: la preparazione delle educatrici e degli educatori, la compresenza di insegnanti di sostengo qualificati per i bimbi portatori di handicap, e soprattutto un piano formativo ben strutturato che, nei casi migliori, fornisce davvero quella preparazione prescolare ottimale per l’inserimento del bambino alla scuola elementare.
Detto questo, è sotto gli occhi di tutti che molte strutture pubbliche sono vecchie e mal tenute, spesso con giochi obsoleti, ambienti non particolarmente accattivanti, e non tutte hanno orari flessibili adatti ai genitori che lavorano. Le scuole private paritarie, di cui si può richiedere facilmente un elenco al proprio comune, vanno scelte con accuratezza valutando alcuni parametri. Come già per la scuola statale, è necessario che venga fornito ai genitori un programma dell’offerta didattica con gli obiettivi da raggiungere, inoltre è legittimo richiedere i requisiti delle educatrici.
Prima di decidere, inoltre, è bene farsi un bel giro nelle strutture (pubbliche o private) e controllare de visu, come si presentano gli ambienti in cui i bambini trascorreranno molte ore della loro giornate. La pulizia, è il primo parametro da valutare, la luminosità degli ambienti e gli spazi, la sicurezza dei giochi, la sensazione “a pelle”, che comunicano i colori e le atmosfere. Importantissima anche l’eventuale presenza di spazi verdi e giardinetti con giochi all’aperto.
Domandate, inoltre, se la scuola organizza piccole gite e trasferte (ad esempio nelle fattorie didattiche), concorsi o partecipazione a qualche evento. Informatevi sui costi e fate la vostra valutazione, in serenità, anche in relazione a questi ultimi. Soprattutto, scegliete per il vostro bimbo un posto dove anche voi stareste volentieri, è, forse, il criterio di selezione migliore.