
Tiia Lundqvist 34 and her daughter Tilda, 10-months.Finland is the number 1 place in the world to be a mother. Finland has strong performance across all five dimensions of maternal and child health and well-being.The contrast between the top-ranked country, Finland, and the lowest-ranked country, Somalia, is striking. Although maternal death is a rare event in Finland (the lifetime chance of dying in pregnancy or childbirth is less than 1 in 12,000), one Somali woman in 16 is likely to eventually die of a maternal cause. Nearly every Finnish child âÃÂàgirl and boy alike âÃÂàenjoys good health and education. But children in Somalia face incredible odds. Fifteen percent of Somali children do not live to see their fifth birthday. In Finland, it's only 0.3 percent. At these rates, statistically-speaking, nearly every Somali mother is likely to lose a child under age 5, whereas only 1 in 181 Finnish women are likely to suffer the loss of a young child. Children in Somalia receive less than 2.5 years of formal education, while the typical Finnish child stays in school for 17 years. Somalia is also one of the poorest countries in the world. Finland has 380 times its national wealth. And Finnish women hold three times as many parliamentary seats: 43 percent in Finland compared to 14 percent in Somalia.
Il Paese migliore per avere figli è la Finlandia. Ancora una volta uno stato del Nord Europa viene incoronato da Save The Children come l’oasi felice per le mamme e per i bambini, mentre uno stato africano, in questo caso la Somalia, si trova in fondo alla classica. E l’Italia? Non è ai vertici, ma è in netto miglioramento. È salita di sei posizioni.
In testa alla classifica ci sono Finlandia, Norvegia e Svezia, seguiti da Islanda, Paesi Bassi, Danimarca, Spagna, Germania, Australia e Belgio. L’Italia passa dalla 17esima posizione all’11esima (su 178): secondo il rapporto di Save The Children, il merito è la presenza femminile al Governo (che quest’anno è al 30,6 percento). Inoltre abbiamo un tasso di mortalità femminile in gravidanza tra i più bassi al mondo (1 ogni 20.300 donne), così come quello infantile (3,8 ogni 1000 nati vivi). Buono anche il livello di istruzione delle donne, mentre resta ancora basso il reddito nazionale pro capite, che decresce da 35.290 a 33.860 euro.
Molto male la situazione africana, soprattutto in Somalia, in Congo, in Niger e in Mali: purtroppo qui la salute materna e il rischio di morte per parto sono elevati, così com’è basso il benessere dei bambini mentre è alle stelle il tasso di mortalità entro i 5 anni, grado di istruzione. Il direttore generale di Save the Children Italia Valerio Neri ha commentato:
Ma le madri di tutto il mondo, anche nei contesti più difficili, fanno di tutto per portare avanti la promessa che fanno ai loro figli nel giorno in cui li mettono al mondo, quella di proteggerli sempre. […]Sono quelle madri che continuano ad andare avanti concentrandosi sulla speranza che il futuro dei loro figli possa essere migliore e alle quali dobbiamo dare una risposta.
Via | Save The Children