
JERUSALEM - OCTOBER 09: Raneem (R), a 4th grade Arab student, helps Adva, her Jewish classmate with Arabic reading at the Hand in Hand Center for Jewish-Arab Education October 9, 2007 in Jerusalem, Israel. The pioneering school's pupils, who are equally balanced by their background in each class, are simultaneously co-taught in both Hebrew and Arabic by Jewish and Arab teachers under the banner "Learning Together, Living Together". The Hand In Hand foundation, which operates three schools in Israel with a total of 750 pupils, prides itself on providing a dynamic example that Jews and Arabs can study, work and live together in peace. (Photo by David Silverman/Getty Images)
E’ bella la scuola, si imparano tante cose, si fa amicizia, si scoprono passioni e interessi che dureranno per tutta la vita. Tuttavia, ci si stanca anche molto. I bambini che vivono con intensità la vita scolastica e che partecipano con impegno a tutte le attività didattiche in classe spesso tornano a casa “bolliti”, perché hanno speso tante energie mentali, ma anche fisiche, durante l’orario scolastico, tanto che poi si ritrovano con le riserve al lumicino.
Quando, poi, l’impegno intellettuale aumenti e le materie diventino più complesse, e al contempo il bambino o il teenager siano in pieno sviluppo fisico, i livelli di stanchezza, di esaurimento, potrebbero diventare tali da rendere difficile il normale recupero attraverso il sonno notturno o il relax post compiti.
Un bambino sano in genere riesce a far fronte a tutti i suoi impegni, sia scolastici che extra (incluso lo sport o gli eventuali altri corsi di studio), senza bisogno di assumere integrazioni o farmaci, purché dorma bene e purché si alimenti in modo corretto. Diversamente il rischio è che il suo fisico troppo stressato diventi più debole e lo esponga ad un maggior rischio di contrarre malattie infettive.
Un bambino molto stanco, infatti, tende ad ammalarsi di più, il che finisce per indebolire ulteriormente il suo organismo. Insomma, un bel circolo vizioso che va interrotto anche attraverso il ricorso ad efficaci integratori alimentari, supplementi vitaminici e ricostituenti naturali. Stiamo parlando di prodotti del tutto naturali, che non vanno somministrati al piccolo “a caso”, ma solo dopo un’accurata visita medica.
Un bambino che appaia sempre stanco dopo la scuola potrebbe, infatti, covare qualche specifica carenza nutrizionale, ad esempio potrebbe avere un deficit di vitamine del gruppo B, di minerali come il magnesio e il potassio, di ferro. Gli integratori pertanto vanno prescritti dal pediatra, ma il linea generale, ecco quali possono alcuni ricostituenti giusti per un bambino affaticato sotto il profilo mentale e fisico:
- Pappa reale. E’ perfetto per fornire immediata energia, rinforzare l’appetito e migliorare l’umore
- Polline. E’ il miglio ricostituente in caso di stanchezza mentale e aiuta il rendimento scolastico
- Germe di grano. Rinvigorisce e sostiene la crescita in età scolare
- Olio di pesce (in particolare di fegato di merluzzo). Fornisce acidi grassi omega 3 e vitamina D, aiuta la crescita e lo sviluppo cerebrale
- Lievito di birra. E’ una ottima fonte di vitamine del gruppo B e pertanto combattono astenia e anemia
- Magnesio e vitamina C. Rinforzano le difese immunitarie e combattono la stanchezza fisica
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