
Cute little newborn baby boy lying on bed, sleeping, hands up. Close up.
Non si parla di lettone, ma di condividere la camera da letto. Secondo uno studio, condotto dai ricercatori dell’Università del Maryland e della Radboud University, i neonati che dormono nella stessa stanza dei genitori avrebbero una migliore qualità del sonno e svilupperebbero un comportamento più favorevole alla socializzazione.
La ricerca fa parte del progetto Bibo, realizzato per esaminare l’impatto degli accorgimenti prenatali sullo sviluppo e sulla salute dei bambini. È sempre un tema difficile da affrontare: ci sono coppie favorevoli al lettone, coppie che invece apprezzano il rooming-in e coppie invece in difesa della propria privacy preferiscono mettere da subito il bambino nella sua cameretta.
Gli esperti consigliano di dormire con il proprio bambino per i primi sei mesi di vita. Questa sistemazione dimezzerebbe il rischio di Sids, la sindrome della morte improvvisa del neonato. Roseriet Beijers, psicologa dello sviluppo infantile, ha inoltre commentato:
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“Nonostante i numerosi punti di vista sulle possibili conseguenze negative o positive a lungo termine della condivisione delle stanze tra genitori e bambini, fino a ora nessuno studio ha mai analizzato le modalità di sonno dei bambini nella prima fase della vita e il loro collegamento con lo sviluppo comportamentale”.
Secondo gli esperti, la condivisione della stanza nella prima fase della vita è correlata a un grande numero di risultati positivi, quali una migliore qualità del sonno infantile e minori difficoltà nell’instaurare relazioni sociali.