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La gravidanza non è una malattia e le donne incinte hanno il diritto di godersi le vacanze, facendo però attenzione ad alcuni dettagli. Durante i nove mesi, soprattutto quando si avvicina la data del parto, sono numerosi gli imprevisti che possono insorgere. È dunque importante che scegliate una destinazione possibilmente non isolata.
Il consiglio arriva da Nicola Colacurci, direttore dell’unità operativa complessa di ginecologia e ostetricia del policlinico dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli e presidente dell’Associazione dei Ginecologi Universitari (Agui) intervistato da LaStampa. Ricorda inoltre che se si deve partire oltre la trentasettesima settimana di gravidanza, meglio sincerarsi che nella destinazione scelta ci sia una struttura eventualmente in grado di garantire l’assistenza.
Quale mezzo di trasporto è più indicato?
«Ciò che conta è evitare viaggi molto lunghi. L’aereo non è sconsigliato, anche se molte compagnie oltre la 36esima settimana non permettono alle donne incinte di decollare. Tra automobile e treno, il viaggio con quest’ultimo è più rilassante. Ma se non si può fare a meno delle quattro ruote, nessun problema: purché si dia alla donna la possibilità di fare pause all’incirca ogni due ore».
E se invece sei costretta in città perché hai raggiunto il termine, cerca di non uscire nelle ore più calde, usa l’aria condizionata ma fai molta attenzione agli sbalzi termici.
Via | LaStampa