La maggior parte delle donne desidera partorire in ospedale, ma c’è una piccola percentuale che vorrebbe tanto far nascere il proprio bimbo tra le mura domestiche. È una scelta sicura? Nelle gravidanze a basso rischio, garantisce per mamma e bambino lo stesso livello di sicurezza del parto in ospedale. Lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista “EClinicalMedicine”, del gruppo editoriale The Lancet e coordinato da esperti della McMaster University in Canada.
Lo studio si è basato sul confronto dell’esito di circa 500 mila parti avvenuti in casa per scelta e di altrettante nascite avvenute in ospedale in otto paesi del mondo (Canada, Usa, Nuova Zelanda, Giappone, Inghilterra, Svezia, Australia e Olanda). La coordinatrice del lavoro Eileen Hutton, professore emerito di ostetricia e ginecologia alla McMaster, ha così spiegato:
[related layout=”big” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/197733/quando-scegliere-lospedale-dove-partorire”][/related]“Sempre più donne nei paesi ricchi stanno optando per il parto a casa, ma diverse preoccupazioni sulla sicurezza di questa scelta restavano in essere. Questa ricerca dimostra chiaramente che non vi sono differenze nel rischio per mamma e bebè quando si sceglie di fare il parto in casa piuttosto che in ospedale”.
Durante le ricerche non sono emerse differenze significative nel livello di sicurezza delle due modalità (ospedale o casa) per partorire rispetto a parametri standard che vengono considerati per misurare la qualità e la sicurezza del parto: per esempio i dati erano sovrapponibili in termini di mortalità perinatale (durante il parto) e di mortalità neonatale (nelle prime 4 settimane di vita del bebè).

Pregnant woman sitting on sofa and listening music in headphones.




