
Le emorroidi post partum sono un classico disturbo, un regalo della gravidanza e del parto naturale. Le vene nella zona dell’anno presentano dei rigonfiamenti, della dimensione di granelli o pisellini. Possono essere esterne, perché sporgono fuori dall’apertura anale, o interne, ovvero all’interno dello sfintere. Le emorroidi si manifestano in gravidanza per problemi ormonali, circolatori e per la stitichezza che può colpire le donne quasi a termine.
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Tra le altre cause ci sono la pressione che il bambino esercita sulle vene rettali ed anali e le spinte durante il parto. Cosa fare dopo la nascita? La buona notizia è che il problema, risolta la causa, dovrebbe sparire nel giro di poco tempo. Nella maggior parte dei casi sei settimane dall’arrivo del bambino dovrebbero rientrare.
La cosa migliore è fare attenzione alla dieta, consumando molte fibre e bevendo acqua, per favorire il transito intestinale. Potreste inoltre aiutarvi con dei lassativi o degli integratori per ammorbidire le feci. Fate poi movimento, evitate di stare sedute e in caso di dolore usate la tradizionale ciambella e la borsa del ghiaccio.
Il consiglio è quello comunque di rivolgersi al proprio medico o a un proctologo, oltre ovviamente a consultare il vostro ginecologo per valutare un’eventuale assunzione di farmaci durante l’allattamento.